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David Beckham dice no alla Brexit: «Solo uniti possiamo affrontare i problemi del mondo»

Redazione | 21 Giugno 2016

David Beckham

David Beckham dice no alla Brexit. A due giorni dal referendum con il quale il popolo britannico deciderà se rimanere […]

David Beckham dice no alla Brexit. A due giorni dal referendum con il quale il popolo britannico deciderà se rimanere o meno in Europa, l’ex calciatore – che dal 2003 è Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico – ha annunciato che voterà per restare.

«Amo moltissimo il mio Paese e qualunque sia l’esito del referendum di giovedì, resteremo sempre grandi. Ogni schieramento ha diritto alla sua opinione ed essa va sempre rispettata», ha fatto sapere con un comunicato stampa che ha anche pubblicato sul suo profilo Facebook ufficiale.

«Ho giocato i miei anni migliori del club della mia infanzia, il Manchester United. Sono cresciuto con tanti bravissimi giovani calciatori inglesi, tra cui Ryan Giggl, Paul Scholes, Nicky Butt e i fratelli Neville, e con un gruppo di giocatori britannici più anziani e di grande esperienza come Gary Pallister, Steve Bruce e Paul Ince. Con quella squadra potevamo già vincere ma eravamo migliori e di maggior successo grazie a un danese, Peter Schmeichel, a un irlandese, Roy Keane, e a un francese, Eric Cantona.

Ho avuto il privilegio di vivere e giocare a Madrid, Milano e Parigi con compagni di squadra che arrivavano da tutta Europa e da tutto il mondo. Quelle grandi città europee e i loro appassionati tifosi hanno accolto me e la mia famiglia dandomi l’opportunità di conoscere persone e culture uniche e stimolanti. Viviamo in un mondo vivace e connesso dove tutti assieme in quanto popolo siamo forti. Per i nostri  figli e per i figli dei nostri figli dobbiamo affrontare i probemi del mondo uniti e non da soli.

Per questa e per altre ragioni io voterò per restare in Europa».

Soddisfatto il premier britannico David Cameron, che ha subito twittato il comunicato con queste parole: «David Beckham è stato chiaro: dobbiamo affrontare i problemi del mondo uniti e non da soli»

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