Francesco Totti

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Francesco Totti: la nuova vita da dirigente. “Sul biglietto da visita scriverò…”

Francesco Fredella | 18 Luglio 2017

Francesco Totti

Francesco Totti sta per firmare un contratto di sei anni con la Roma. “Sul mio biglietto da visita ci sarà scritto: Francesco […]

Francesco Totti sta per firmare un contratto di sei anni con la Roma. “Sul mio biglietto da visita ci sarà scritto: Francesco Totti – As Roma”, ha raccontato lo storico capitano giallorosso. Ma per lui non servono biglietti da visita. Conosciamo i suoi record e l’amore che ha messo in tutti questi anni (25 per l’esattezza) ogni volta che è entrato in campo.

“Poco a poco, cercherò di capire in quale ruolo consacrarmi. Con Pallotta tutto chiarito, Di Francesco è una grandissima persona, sarà un valore aggiunto per la squadra”, ha rimarcato Totti in un’intervista ufficiale diffusa dalla società capitolina.

Ma quale sarà il ruolo di Totti? Lui, corteggiato anche dal mercato americano, ha risposto così:  “Con il nuovo ds ho avuto una bellissima chiacchierata. Avrò la possibilità di lavorare con lui con il presidente Pallotta, Baldissoni, Di Francesco. Ho la fortuna di conoscerli tutti, chi più chi meno. Quando cambi tipo di lavoro entri sempre in punta di piedi per conoscere l’ambiente. Dalla mia parte ho la possibilità e la fortuna di conoscere Roma e la Roma. I dubbi sono capire cosa fare da grande, che ruolo preciso vorrò ritagliarmi. Ci vorrà del tempo per capirlo: 6 mesi, forse 1-2 anni ma il mio futuro lo immagino roseo. Di certo affronterò questa nuova fase della mia vita con la stessa testa e voglia di dare una grande mano grazie alla mia esperienza”.

Il 28 maggio scorso per Totti è stata una giornata memorabile: l’Olimpico ha tremato e pianto assieme a lui che ha lasciato definitivamente il calcio da giocatore.”E’ stato un giorno per me storico e importante. Mi ha colpito moltissimo, un giorno particolare che terrò per sempre dentro me stesso. Sarà difficile spiegare alla gente emozioni provate. penso che non avrei mai terminato quella partita, quella domenica: troppo importante, significativa. Racchiudeva più di 25 anni. Il rettangolo di gioco mi ha dato tanto e ho cercato di dare tanto per questa gente che mi ha dato tanto. Il calcio per me è stato tutto: passione, divertimento, amicizia, la conoscenza di persone nuove. Ora cercherò di trasferire tutta questa esperienza”, ha concluso l’ottavo re di Roma (come viene chiamato nella Capitale).

 

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