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«La Martani fa pena, voi fate schifo»: pioggia di like per il post di Selvaggia Lucarelli

Luisa Cassarà | 25 Agosto 2016

Il violento terremoto che ha colpito il Centro Italia ha portato con sé un lungo strascico di riflessioni più o […]

Il violento terremoto che ha colpito il Centro Italia ha portato con sé un lungo strascico di riflessioni più o meno condivisibili. Sui social network non sono mancati messaggi profondi e di cordoglio, cui purtroppo si sono affiancati alcuni “scivoloni”, non soltanto da parte dei vip, ma anche degli altri utenti. Hanno fatto scalpore, ad esempio, il selfie scattato da Simone Coccia Colaiuta proprio davanti le macerie, così come un apparso sulla pagina Facebook di Daniela Martani, in cui si parla di una vendetta del karma nei confronti della cittadina che ha dato i natali all’Amatriciana.

Proprio in merito al post pubblicato sull’account social di Daniela Martani, è intervenuta oggi Selvaggia Lucarelli. La giornalista, partendo dalla sua riflessione su quanto accaduto, ha poi espresso un pensiero più ampio. Ecco cosa ha scritto:

«L’ex hostess, ex gieffina e ora vegana per mancanza di altri ruoli da ricoprire Daniela Martani ha scritto una cazzata. Ritenere che il karma abbia punito gli abitanti di Amatrice perché hanno inventato un primo piatto con la carne è un pensiero che non partorirebbe neanche Flavia Vento sotto prozac. Neanche il vegano più estremista, neppure quello che se lanci un croccantino al cane gli puoi provocare una lesione spinale causa torsione del collo. Con questo ragionamento su Ariccia sarebbe caduta una pioggia di asteroidi a ogni sagra della porchetta e metà costa abruzzese sarebbe stata cancellata da uno tsunami durante le grigliate di arrosticini su spiaggia. Onestamente, tutto quello che mi viene da dire sulla Martani e la sua brillante teoria karmica è “pora scema”. Al massimo posso scrivere un commento sarcastico. Fine. Ha parlato la Martani, mica Renzi. Da ieri invece assisto a questo fiume di insulti carichi di un odio, di un livore, di una violenza che mi fanno molto più orrore di una scemenza partorita da una che ha gli strumenti culturali di un portasigari in radica di noce. Cagna, puttana, che ti venga un cancro alla gola, che tu possa morire soffrendo sono i commenti più eleganti che ho letto. Tutto questo mentre reclamate empatia, solidarietà e rispetto per i morti. La verità è che pieno di animali 2.0. che con la scusa del rispetto per i morti, cercano vivi a cui mancare di rispetto. E l’origine del livore non è mai l’empatia per chi soffre. È un automobilista con cui hanno scazzato al semaforo, è una bolletta troppo salata da pagare, è la loro squadra che ha perso. Questi- piccoli,meschini- sono i sentimenti che li muovono. Non scomodate i morti per giustificare la vostra bava alla bocca perché la Martani fa pena, questo è sicuro, ma voi fate schifo.

Non so mica chi se la passa meglio».

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