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Intervista esclusiva a Selvaggia Lucarelli: Io, l’amore, Morgan, Alba Parietti, Maria De Filippi e il Festival di Sanremo

Carlo Mondonico | 20 Aprile 2017

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Selvaggia Lucarelli si confessa in esclusiva, svelando un lato di sé che pochi conoscono. Perché se in Tv è spietata […]

Selvaggia Lucarelli si confessa in esclusiva, svelando un lato di sé che pochi conoscono. Perché se in Tv è spietata e pungente, una sorta di giustiziera, in amore è affettuosa e romantica. E se la chiamassero Maria De Filippi e il Festival di Sanremo

Ti vediamo in Tv sempre “spietata”. Chi è davvero Selvaggia Lucarelli?
«Sono diretta ed esuberante sempre, perché fondamentalmente mi piace dividere. Ti immagini una giuria composta da quattro Nina Zilli o da quattro Luciana Littizzetto? A che servirebbe?».

Sei così anche nella vita?
«Ammetto di essere una “rompicoglioni” biblica, ma ho anche pregi. […] Con il mio fidanzato sono affettuosa, generosa, direi anche romantica. Lorenzo è il mio esatto contrario, proprio come Yin e Yang, il bene e il male. Siamo l’equilibrio perfetto. E poi cucina come uno chef… e per una come me che ha sempre dichiarato il suo amore per Carlo Cracco, capirete la fortuna di averlo incontrato».

Attaccare Selvaggia Lucarelli sembra sia diventato uno sport nazionale. Ti sei chiesta come mai?
«Forse vengo attaccata perché sono una donna, soprattutto agli uomini, perché c’è ancora un concetto di “lesa virile maestà”. […] Vengo attaccata anche perché ho un modo molto diretto di dire le cose e uso l’arma del sarcasmo e dell’ironia, che spesso non è compresa da tutti. L’ironia ti spoglia, mostra “il re nudo” e allora la gente si sente ridicolizzata e presa in giro».

Sei diventata il giudice più famoso della Tv insieme a Morgan, con il quale anni fa hai avuto una relazione. Cosa vi accomuna?
«Diamo l’idea di essere stati invitati a una festa per fare i guastafeste. Sembriamo delle schegge impazzite e forse funzioniamo per questo. Diciamo cose e abbiamo un atteggiamento che nessuno adotta perché preferisce essere prudente. […] Morgan ad Amici dà dei “bimbominkia” a quelli che hanno fatto la fortuna di Amici, io a Ballando dico ad Alba Parietti che non ha mai avuto un lavoro. C’è una sostanziale differenza tra me e Morgan: io non sputerei mai nel piatto dove mangio».

Se ti chiamasse Maria De Filippi per sostituire Morgan accetteresti?
«Perché no? Amici non è una trasmissione trash. Ammetto però di non averla mai vista, perché ho sempre preferito Ballando e C’è posta per te. Della De Filippi ho più timori per lo stile che per il genere. Mi spaventa il suo gruppo di lavoro che si prende troppo sul serio.  […] Betti Soldati, l’ufficio stampa di Maria, non perde occasione per pubblicare i dati per poi dire che la concorrenza ha perso. Se fosse il mio ufficio stampa e dicesse “Wow! Ieri sera Selvaggia Lucarelli durante la discussione con Alba Parietti ha fatto il picco di ascolti. Gli altri stanno a guardare e sono alla frutta” le direi “grazie per il sostegno ma questo non è il mio stile”. Diciamo che Betti Soldati è l’Alba Parietti degli uffici stampa».

E se ti chiamassero per condurre il Festival di Sanremo, diresti “Sì”?
«Certo, chi è che non lo farebbe! Però nessuno me lo propone perché non sono nazional popolare e sono terrorizzati all’idea di portare l’irriverenza e l’ironia a Sanremo […]».

Ogni sabato a Ballando tu e Alba Parietti vi scontrate. Che rapporto avete?
«Nessuno, anche perché Alba dietro le quinte non mi saluta nemmeno. E pensare che lo scorso anno mi aveva mandato dei messaggini durante la diretta di Ballando scrivendomi “brava” per poi farmi i complimenti per il mio stile, perché a suo dire ero l’unica voce fuori dal coro. Ma quest’anno, che è lei a ballare, mi preferirebbe “nel coro”…».

Selvaggia ci hai stupito: invece di andare in vacanza con i Vip a Miami sei andata a fare visita ai profughi in Iraq.
«Grazie alla fondazione Terres des Hommes sono stata tra gli sfollati di Musul, che hanno vissuto l’inferno dell’Isis. Ci sono andata con il mio fidanzato Lorenzo e mio figlio Leon, perché certe cose vanno viste con i propri occhi, non basta leggerle e guardarle in Tv.  […] Ho avuto molta fortuna nella vita, e mi sembra giusto restituire qualcosa. Mi piace metterci la faccia in queste cose, anche perché mi sento più utile che aver alzato una paletta il sabato sera».

Di Carlo Mondonico
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L’intervista completa su Novella 2000, in edicola da giovedì 20 aprile