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Malati di smartphone: una persona su quattro lo usa 7 ore al giorno!

Francesco Fredella | 18 Ottobre 2017

Siamo malati di smartphone. Quasi la metà degli utenti lo usa in media 5 ore al giorno, che salgono a […]

Siamo malati di smartphone. Quasi la metà degli utenti lo usa in media 5 ore al giorno, che salgono a 7 per circa un utente su quattro (il 26%). I più assidui sono i paesi emergenti che hanno meno mezzi tecnologici e usano il dispositivo mobile anche al posto dei computer. L’assiduità verso i telefoni ‘smart’ è testimoniata da uno studio di Counterpoint Research condotto su 3500 utenti di tutto il mondo.

Secondo l’indagine, navigazione internet e il gioco rappresentano le attività giornaliere più popolari in tutte le nazioni con percentuali di utilizzo rispettivamente del 64% e del 62%. A seguire la consultazione della e-mail (56%) e i servizi di messaggistica (54%). Altro dato messo in evidenza dallo studio riguarda la durata del ciclo di vita medio dello smartphone che si riduce a soli 21 mesi. La spesa annua sui nuovi smartphone supera 370 miliardi di dollari.

Proprio qualche settimana fa l’Iphone ha spento 10 candeline. 

Esattamente 10 anni fa, era il 2007, il mondo della telefonia mobile si apprestava a cambiare volto. Addio ai vecchi cellulari con il mitico gioco Snake e alla messaggistica sms. Con Iphone nelle nostre mani è arrivato un computer, un piccolo televisione, un supporto tecnologico che ha accorciato le distanze mettendo tutti in connessione.  «Abbiamo reinventato il telefono. Stiamo facendo la storia». Parola di Steve Jobs dal palco del Macworld di San Francisco. Appunto era il 9 gennaio 2007. Per la prima volta un telefono cellulare non aveva la tastiera ma il cosidetto touch: un sistema che oggi ritroviamo sugli elettrodomestici e persino nelle auto. Jobs già guardava lontano. Per molti era un sognatore, ma non lo era affatto. Guardava la realtà, sicuramente andando oltre.

Il 12 settembre Apple svelerà i nuovi smartphone. Saranno tre, iPhone 8, 8 Plus e un modello che segnerà il cambio generazionale.

Gli oggetti cult di Apple. Il primo iPhone si chiamava 2G o Edge aveva un display piccolo rispetto a quelli attuali (misurava solo 3.5 pollici) ma all’epoca sembrava ampio. Spariva la tastiera presente su tutti i telefoni dell’epoca (come l’allora popolare BlackBerry) e per ‘smanettare’ non c’era il pennino – a Steve Jobs non piaceva – ma per la prima volta fu introdotto il ‘touch’ e l’uso delle dita, “il miglior puntatore con cui siamo nati” spiego’ Jobs aggiungendo che l’iPhone era cinque anni avanti rispetto a qualsiasi altro telefono cellulare.

Il dispositivo arrivò sul mercato statunitense il 29 giugno 2007, il primo giorno vennero venduti oltre 525mila pezzi. Tra settembre e novembre arrivò in Inghilterra, Germania e Francia e iniziò la febbre, anche in Italia, per procurarselo tramite amici. L’anno successivo, il 9 giugno 2008, Apple annuncia il nuovo iPhone 3G che combinava alle funzionalità già disponibili le prestazioni offerte dalle reti 3G. A luglio dello stesso anno arriva anche l’App Store, aprendo al mondo delle applicazioni e degli sviluppatori. Insomma, l’iPhone ha sicuramente rivoluzionato i telefoni e il mercato degli smartphone, ora sempre più affollato e competitivo (Fonte Ansa).