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Paolo Nespoli 10 anni fa per la prima volta nello spazio

Francesco Fredella | 24 Ottobre 2017

Amarcord di Paolo Nespoli: dieci anni fa, quando ancora volava lo shuttle, la sua prima volta nello spazio con Esperia, […]

Amarcord di Paolo Nespoli: dieci anni fa, quando ancora volava lo shuttle, la sua prima volta nello spazio con Esperia, la missione avventurosa e piena di imprevisti, superati brillantemente insieme ai suoi compagni di equipaggio. Era una missione delle Agenzie spaziali italiana (Asi) ed europea (Esa), nella quale l’astronauta italiano inaugurò anche la tradizione della cronaca sui social media, come Twitter. E ancora oggi, su Twitter, AstroPaolo pubblica le foto dei suoi compagni di equipaggio e scrive: “10 anni fa la missione STS120 era sulla rampa di lancio: sono onorato di aver fatto parte di quell’incredibile equipaggio!”.

La missione era partita il 23 ottobre 2007 dal Kennedy Space Center della Nasa a Cape Canaveral (Florida) con lo shuttle Discovery. Con lui volavano il comandante dello shuttle Pamela Melroy, il pilota George Zamka, l’ingegnere di volo Daniel Tani e gli specialisti di missione Douglas Wheelock, Scott Parazynski e Stephanie Wilson. Allora, come oggi, AstroPaolo era stato il regista di quattro delle cinque passeggiate spaziali della missione e aveva coordinato le operazioni di aggancio del modulo Harmony, costruito in Italia dalla Thales Alenia Space (Thales-Leonardo).

Il completamento della Stazione spaziale, con l’installazione di questo modulo, è stato uno degli obiettivi principali della missione, complessa e ricca di colpi di scena. Gli imprevisti sono cominciati a tre giorni dall’arrivo dell’equipaggio: il 30 ottobre, mentre la terza passeggiata spaziale si stava concludendo, un pannello solare si strappava; pochi minuti, e un micrometeorite colpiva l’ala dello shuttle, per fortuna senza causare danni.

Gli astronauti dovettero così affrontare un intenso ‘fuori programma’ per riparare il pannello, con un’ uscita impegnativa e rischiosa. Anche la conclusione della missione tenne con il fiato sospeso: il 7 novembre, dopo l’atterraggio dello Shuttle, Nespoli non scese a terra con i suoi compagni e questo generò un piccolo giallo. Poi si seppe che l’astronauta, dopo l’arrivo, aveva dovuto affrontare i normali controlli medici aggiuntivi, dovuti alle particolari attività svolte a bordo.

 

Chi è Paolo Nespoli?

Cresciuto a Verano Brianza, si diploma nel 1977 al Liceo Scientifico Paolo Frisi (ora Ettore Majorana) di Desio.

Nel periodo dal 1977 al 1980, per tre anni presso la Scuola Militare di Paracadutismo di Pisa, dove ottiene la qualifica di sottufficiale istruttore di paracadutismo. Nel 1980 entra nelle Forze speciali italiane, ottenendo la qualifica di incursore paracadutista presso il 9º Reggimento Col Moschin. Viene inviato in Libano nella Forza Multinazionale di Pace, dal 1982 al 1984.[1]. Col grado di maggiore, è un ufficiale della riserva dell’Esercito Italiano.

Ottiene a New York un Bachelor of Science in Aerospace Engineering nel 1988 e un Master of Science in Aeronautics and Astronautics nel 1989 presso il Politecnico della New York University. Nel 1990 consegue la laurea in Ingegneria Meccanica presso l’Università degli Studi di Firenze.

Nel 1991 viene assunto dall’ESA. Il 23 ottobre 2007 è partito con lo Space Shuttle DiscoverySTS-120, in qualità di specialista di missione (missione Esperia per l’ESA). Durante la missione si è occupato del coordinamento delle attività extraveicolari («passeggiate nello spazio») relative all’assemblaggio del Node 2 – detto anche Harmony – nuovo componente multi-funzionale della Stazione Spaziale Internazionale che è stato prodotto da industrie italiane. Durante la missione, che è stata svolta con successo nonostante la complessità della stessa e i numerosi imprevisti, l’astronauta Paolo Nespoli ha avuto modo di parlare, oltre che con alcune scuole italiane, anche con il Presidente della Repubblica Italiana Napolitano.

Il 15 dicembre 2010 è tornato sulla Stazione Spaziale Internazionale con la Sojuz TMA-20 per la missione MagISStra dell’ASE, l’ente spaziale europeo, come ingegnere di volo. Dopo 157 giorni trascorsi a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, il 23 maggio 2011alle 4:27 (ora italiana) è rientrato sulla Terra a bordo della Sojuz insieme al russo Dmitri Kondratyev e alla statunitense Catherine Coleman, atterrando nelle steppe del Kazakistan e concludendo con successo l’Expedition 27.

l 26 giugno 2015 è stato assegnato all’equipaggio di Expedition 52/53 insieme al cosmonauta Fëdor Jurčichin e all’astronauta NASA Jack Fischer. I tre sono stati anche equipaggio di riserva di Expedition 50/51. In totale, nelle due missioni del 2007 e del 2010-2011 Paolo Nespoli è rimasto nello spazio per 174 giorni 9 ore e 40 minuti.

Il 28 ottobre 2016 il comandante Fëdor Jurčichin e l’ingegnere di volo Jack Fischer sono stati sostituiti dal cosmonauta Sergej Rjazanskij e dall’astronauta NASA Randolph Bresnik a causa della decisione di Roscosmos di ridurre i propri cosmonauti presenti sulla ISS.

Il 28 luglio 2017 Paolo torna nello spazio per la terza volta partendo da Baikonur alle 17.41 (ora italiana) a bordo della Sojuz MS-05 alla volta della Stazione Spaziale InternazionaleAlle 23.54 (ora italiana) la capsula Sojuz attracca ed infine all’01.57 (ora italiana) Paolo fa il suo ingresso nella stazione.

 

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