Laura Ravetto, Dario Ginefra

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Laura Ravetto: «Aspetto una bambina». Leggi l’intervista esclusiva

Francesco Fredella | 8 Settembre 2017

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«Come avete fatto a fotografarmi senza che me accorgessi? Per istinto materno non avrei mai mostrato il mio “pancino” in […]

«Come avete fatto a fotografarmi senza che me accorgessi? Per istinto materno non avrei mai mostrato il mio “pancino” in costume». Laura Ravetto, deputata di Forza Italia, commenta così le foto che abbiamo scattato durante
la sua vacanza a Saint Tropez dove è di casa. A febbraio diventerà mamma, ma intanto si è concessa qualche altro giorno di relax con suo marito Dario Ginefra, anche lui deputato, ma del Pd, che ha sposato lo scorso anno in Puglia (terra d’origine di lui).
Onorevole, partiamo da questa bella notizia che suo marito Dario, rompendo gli schemi, vista la sua
nota riservatezza, ha voluto dare sui social…
«Aspettiamo una bambina. Abbiamo saputo il sesso da poco in una delle ultime ecografie. Potete immaginare quanta emozione ci sia nel nostro cuore, ma è ancora lunga l’attesa. Sto con i piedi per terra. È una gravidanza da portare avanti con molta attenzione, visti i miei anni».
Avete già scelto il nome?
«Non sappiamo ancora come chiamarla. Io ho un nome ben preciso in mente, che non posso svelarvi e lo devo condividere ancora con mio marito».
Che madre sarà?
«Ho sempre pensato che fare la madre signifi chi essere un’eroina. Sarò una mamma che rispetterà la libertà di mia figlia. Ma non ho mai fatto la mamma fino a ora e non vi nascondo che non è facile esserlo»
Le sembrerà strano, ma ha risposto come Alessandro Di Battista, deputato del Movimento 5 Stelle e suo rivale in Parlamento, cui abbiamo fatto la stessa domanda, visto che presto diventerà padre a breve...
«Almeno su una cosa andiamo d’accordo. Scherzi a parte, voglio fare gli auguri a lui e alla sua compagna».
A proposito di politica, la aspetta una campagna elettorale contengo per me e mi è stato davvero vicino. Ho capito in questi mesi che Forza Italia è una comunità umana: pensate che ho avvisato un giorno il mio capogruppo, Renato Brunetta, per dirgli che non sarei andata alla Camera. Erano le 4 del mattino e mi ha risposto. Con questo voglio dire
che siamo una comunità umana prima che politica».
Le crediamo pienamente perché Brunetta è uno stakanovista doc: a quell’ora forse già legge i giornali. C’è una proposta di legge a sua fi rma, non ancora approvata, per rendere possibile l’adozione di un bambino anche da parte dei single. Come mai ha intrapreso questa battaglia?
«Tutto è fermo in Commissione Affari sociali. Credo che sia una legge che l’Italia debba varare perché di fatto sta violando le Convenzioni internazionale sui diritti dei bambini. Avevamo tempo per farlo in questa legislatura. Quando torneremo al governo sarà uno dei miei primi impegni in agenda politica. Poi ho intenzione di affrontare tanti altri problemi legati alla rimborsabilità di alcuni esami, come quello del DNA, per capire durante la gravidanza lo stato di salute del bambino».

Il servizio completo su Novella2000.

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