
Ristorante Morganti: ogni piatto un viaggio, ogni viaggio un ricordo
Al Morganti, ogni piatto è un viaggio dell’anima che risveglia emozioni, ricordi e libertà
Una ricetta capace di sorprendere, un profumo carico di memorie. Al Ristorante Morganti ogni piatto è una destinazione, un viaggio interiore che sa di emozione, memoria e libertà.
I piatti del Ristorante Morganti
Dicono che viaggiare ti cambia, ma non serve prendere un volo intercontinentale per sentirsi diversi: basta, a volte, un boccone, un profumo, un piatto che non avevi mai provato così, un calice di buon vino. Il cibo, quando è vero, fa esattamente quello che fa un viaggio: ti porta lontano, ti fa scoprire cose nuove, ma in fondo ti riporta sempre a te.
Mangiare e viaggiare sono due gesti che raccontano la stessa voglia: andare oltre.
Oltre le abitudini, oltre il già visto, oltre il conosciuto. E lo fanno in modo simile: con il rischio, con la curiosità, con la meraviglia.
Un viaggio ti prende per mano e ti porta a guardare il mondo con occhi diversi.
Un piatto ben pensato, ben cucinato, ti fa fare lo stesso percorso, ma dentro di te.
Al Morganti lo vediamo ogni giorno: c’è chi arriva con la fame di qualcosa che non è solo fisica. È fame di emozione, di ricordi, fame di quella libertà che abbiamo assaporato in un tempo in cui eravamo altrove e leggeri. Perché ogni piatto che amiamo davvero ha il potere di riportarci indietro in un istante.
Un cous cous ci fa tornare a quella sera a Marrakech. Una crema al limone, a una terrazza in Costiera, dove ridevamo senza pensieri. E poi ci sono i piatti che non abbiamo ancora conosciuto, ma che ci fanno desiderare un posto dove ancora non siamo stati. Perché il palato, in fondo, è un sognatore.
C’è una cosa che ho sempre notato, e non la dice quasi mai nessuno. Quando torni da un viaggio che ti ha cambiato, il primo giorno a casa ti viene voglia di cucinare qualcosa di simile a quello che hai mangiato lì. Non lo fai solo per replicare un gusto: lo fai per rallentare il ritorno alla realtà, per restare ancora un po’ là dove ti sei sentito libero.
Ecco perché il cibo e il viaggio non sono solo un’accoppiata felice. Sono, infatti, un modo di ricordare chi siamo stati quando eravamo felici, anche solo per un attimo. E allora, se ogni viaggio è un modo per riscoprirsi, ogni piatto è un modo per farlo tornare vivo.
Sedersi a tavola è forse la forma più quotidiana e potente di viaggio interiore.
Al Morganti lo sappiamo, e per questo, più che servire piatti, ci sentiamo ogni giorno un po’ accompagnatori di viaggio: quelli che ti portano lontano, anche se non ti muovi.
Ogni viaggio ha una fine, ma ogni piatto — se è fatto bene — ti ci può riportare.
Per questo, al Morganti, non serviamo solo cibo, ma serviamo ricordi ed emozioni.
E quella libertà che, ogni tanto, ci manca così tanto… e che basta un buon piatto per ritrovare.
Se anche a te manca un po’ quella leggerezza, quella sensazione di libertà che si prova lontano da casa, cercala nel posto più semplice e più sincero che c’è: un tavolo, un piatto, un’idea. Perché non è importante quanti chilometri fai, ma quanta verità c’è nel sapore di ciò che scegli. E da noi, ogni piatto ha una destinazione. Magari proprio la tua.
Il piatto che vi proponiamo racconta la nostra idea di cucina: sono sapori che vengono da due mondi diversi, ma che si incontrano sulla stessa tavola, la nostra.
Risotto al curry thai con gambero rosso di Mazara del Vallo
L’Italia più raffinata incontra l’Oriente più aromatico, in un equilibrio di gusto che non sovrasta, ma accompagna. Un piatto che è un viaggio di andata e ritorno: racconta l’eleganza milanese e la libertà thailandese, tenute insieme dalla mano di chi sa che la vera fusione non è mai una forzatura, ma un incontro tra le città di Milano e Bangkok.
Ingredienti
- 320 g di riso Carnaroli
- 8 gamberi rossi di Mazara del Vallo
- 2 cucchiai di pasta di curry rosso Thai (o giallo per una versione più delicata)
- Uno scalogno piccolo tritato finemente
- Un cucchiaio di olio EVO
- 30 g di burro
- 150 ml di latte di cocco
- Un bicchiere di vino bianco secco
- Circa un litro di brodo vegetale caldo
- Sale e pepe q.b.
- Prezzemolo fresco tritato per guarnire
- Zeste di lime o lime fresco
Preparazione
Pulire i gamberi dal guscio, lasciando le teste. Rimuovere l’intestino. Rosolare in una pentola lo scalogno tritato con olio e burro. Tostare il riso nella stessa pentola, poi sfumare con vino bianco e far evaporare. Aggiungere gradualmente il brodo vegetale caldo, mescolando spesso.
Dopo 5 minuti, incorporare 2 cucchiai di pasta di curry sciolta in un mestolo di brodo. Continuare la cottura per altri 10 minuti. Aggiungere il latte di cocco e cuocere per altri 2-3 minuti. Spegnere il fuoco e mantecare con il burro.
Scottare i gamberi in padella con un filo d’olio, un minuto per lato. Servire il risotto caldo con i gamberi sopra. Guarnire con prezzemolo o zeste di lime.