Sono passati esattamente 19 anni da quel 15 luglio 1997, giorno in cui le sorti del mondo della moda sono cambiate drasticamente e definitivamente.

Gianni Versace era all’apice di un successo fino ad allora mai visto. La sua creatività aveva segnato non solo un tratto distintivo nel mondo dell’abbigliamento, ma più in generale le abitudini di tutti noi, dal recupero di elementi storici nelle stampe di ispirazione classica alla liberazione dell’uomo dalla cravatta, passando per una sensualità che aveva visto rinascere anche Lady Diana. Gianni Versace era uno dei grandi portavoce del “made in Italy”, uno dei nomi che, cominciando dal nulla, ha reso grande il nome del nostro Paese nel mondo, affermando la superiorità nello stile e nella qualità del manufatto italiano in modo talmente assoluto ed incontestabile che ancora oggi, a vent’anni di distanza, quel primato risulta intoccato e intoccabile.

Molto si è detto e scritto sulla vicenda di Versace, sulla sua vita e soprattutto sulla sua morte, avvenuta per mano di Andrew Cunanan, serial  killer tra i dieci più ricercati d’America, che quella mattina ha premuto il grilletto mettendo fine al sogno di un’intera generazione.

Tutta questa storia sta per diventare un film, in cui il ruolo principale è affidato ad Antonio Banderas. La conferma è ufficiale, arriva dalla voce del regista Bille August (quello di La casa degli spiriti, per intenderci). Le riprese inizieranno a fine anno e si realizzeranno tra Reggio Calabria, la città natale dello stilista, Milano e Miami.

Nulla è dato sapere sulla trama e sugli intrecci raccontati dal film, al momento tutto è ancora coperto dal sottile velo della segretezza. Una sola cosa è certa: maison Versace prende le distanze dal lungometraggio, dichiarando che si tratterà di una biografia non autorizzata e pertanto da considerarsi una pura opera di fiction.

Scopriremo il prossimo anno se, in occasione del ventesimo anniversario della morte, davvero questo film sarà il primo grande omaggio al nome di Gianni.

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