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Guerra e Pace: Malgioglio ha battuto Baglioni il dittatore di Sanremo

Maura Messina | 8 Febbraio 2018

Cristiano Malgioglio Sanremo

Guerra e pace a Sanremo. Con Cristiano Malgioglio che già da un mese prima dell’avvio del Festival ha ingaggiato, sostenuto […]

Guerra e pace a Sanremo. Con Cristiano Malgioglio che già da un mese prima dell’avvio del Festival ha ingaggiato, sostenuto da Novella 2000, una battaglia «in nome della storia» che anche i giornaloni snobbini hanno ripreso. Con Claudio Baglioni, conduttore e direttore artistico di Sanremo, che fino alla fine è rimasto quasi sordo all’appello: assegnare a Milva il Premio alla Carriera. «Penso sia una delle più grandi interpreti italiane, merita un riconoscimento», ha detto “Malgi” a La vita in diretta il 2 gennaio. Tiepida la risposta di Baglioni: «Mi associo, Milva è una grande artista, ma non so ancora se il Festival raccoglierà l’istanza».

Ma alla fine ha vinto Malgioglio: Baglioni s’è piegato (piagato, ha aggiunto qualcuno, visto il suo carattere non facilissimo).Ma quella sua “risposta-non-risposta” («Mi associo») non è stata dimenticata. «Sono comunque contento», si limita a dire Malgioglio, che non ha mollatoper un attimo. Il cantautore, che ha scritto brani per tanti Vip, tra cui Milva, forte anche della popolarità conquistata all’ultimo Grande fratello Vip, prima di proporre pubblicamente la sua idea del premio a Milva aveva cercato a contattare Baglioni in privato (ma senza fortuna), gli ha lanciato un appello pubblico attraverso Novella 2000: «Caro Claudio, visto che non si pensa mai ai grandi, ho avuto l’idea che a Sanremo potresti dare un Premio alla Carriera a Milva, passata dalla canzone popolare a quella impegnata, da Canzonissima all’Opera da tre soldi di Bertolt Brecht. Ha anche partecipato a diciotto edizioni del Festival». Malgioglio aveva messo in conto gli attacchi che gli sarebbero arrivati, visto che la “Pantera di Goro” (com’è chiamata Milva) si è ritirata dalle scene da anni per motivi di salute come se volesse essere stato lui a ritirare il premio per “farsi vedere”. Invece il cantautore aveva già indicato che a ritirare il premio doveva essere la figlia di Milva, Martina Corgnati, critica d’arte. E così sarà nella penultima serata. Malgioglio in tutta questa storia non è arretrato di un millimetro nella sua battaglia. Ha coinvolto amici e colleghi. Questo avrebbe indispettito Baglioni, che come ogni direttore artistico (subito chiamato “dittatore artistico”) nonci stava a farsi dettare l’agenda da altri. Anche se nel comitato pro-Milva, diciamo così, ci sono molti artisti che calcano l’Ariston: Laura Pausini, Ornella Vanoni, Syria, Ermal Meta, Rosita Celentano, Fiordaliso, Enrico Ruggeri hanno aderito alla petizione web lanciata da All Music Italia per supportare l’appello. E Milva? Prima ha telefonato a Malgioglioper ringraziarlo, poi su Facebook ha scritto:«Cari amici, tutto questo affetto mi lusinga. Grazie grazie grazie». Quel grazie ora lo dovrà rivolgere anche a Baglioni, che di malavoglia s’è “piagato” inginocchiandosial volere popolare. Bastava così poco ringraziare Malgioglio per l’idea. In ogni caso tutto è bene ciò che finisce bene. Viva Milva, via Malgioglio. E a questo punto, viva Baglioni.

-di Tiziana Cialdea

L’articolo completo lo trovate nell’ultimo numero di Novella2000 in edicola da oggi 8 febbraio.