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Anche i ricchi piangono – miseria –

Matteo Osso | 4 Gennaio 2017

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Con la scena dell’ex sex symbol dalla guancia a cagnolino che grida “Palmira” da un tetto di cartapesta con la […]

Con la scena dell’ex sex symbol dalla guancia a cagnolino che grida “Palmira” da un tetto di cartapesta con la stessa  convinzione con cui Boy George potrebbe partecipare all’adunata degli Alpini credevamo di aver toccato il fondo.
E invece no.
C’era ancora spazio per una manovra goffamente scopiazzata -soprattutto nella cartapesta- che al fondo davvero ci ha portato. Al fondo monetario, per la precisione.
Anno nuovo, sex symbol nuovo. Finita l’epoca dell’archeologia ormonale, le grandi aziende di telefonia si buttano nel mare pescosissimo dell’attualità e -mano al portafogli- assoldano il cinquantenne del momento, quello a cui tutte le donne concederebbero la se stessa che non hanno mai concesso, il principe brizzolato capace di sciogliere come un Calippo al sole anche la più gelida delle donzelle.
La ricetta è semplice e gli ingredienti facilmente reperibili al supermercato dello stereotipo:
un padre in cerca di riscatto da una vita infausta, dei figli pronti alla qualunque per potersi alienare dalla mestizia familiare stando su internet ad esplorare le ultime frontiere del proibito, una moglie rassegnata al fatto che il migliore risultato a cui ambire sia il perfetto candeggio delle tende.
E poi c’è lui, che proprio da dietro quelle tende così candidamente profumate di pulito insinua il pruriginoso germe del peccato: bello, single, perfettamente coiffeuse, fa capolino dalla seicentesca balaustra del suo superattico non per dare il minimo segno di interesse nei confronti delle umane sventure, non per condividere con la famiglia di sfigati il paradisiaco pacchetto di privilegi di cui gode, nemmeno per rivolgere la parola ai nuovi vicini di classe inferiore (del resto Bruce ci ha ampiamente dimostrato che non c’è assegno in grado di insegnarti l’italiano se nulla t’importa di impararlo).
No. Lui è lì per umiliare l’italico maschio rubandogli in un colpo di tosse l’intera famiglia, stordita dalla commistione di fama, soldi e feromoni.
Il quesito si staglia maestoso all’orizzonte: gli sfigati siamo noi, pronti a cadere nella spirale fama-soldi-feromoni o è lui, disposto a mettere a repentaglio fama soldi e feromoni sacrificandoli sull’altare dell’Iban?
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