Debora, deejay a Riyad

Debora, 28 anni, è una deejay professionista. Ha girato il mondo, conosciuto Paesi e tradizioni diverse, fatto ballare persone di ogni latitudine, gusto e cultura.

Debora è anche una ragazza fiera e impegnata, sensibile alla condizione delle donne, alla parità di diritti. Lei stessa, in prima persona, ha affrontato discriminazioni di genere, e affrontato notevoli difficoltà per poter inseguire e realizzare i suoi obiettivi.

Con questo bagaglio di sensibilità ed esperienza, quando un amico l’ha chiamata per proporle un ingaggio a Riyad, Debora è partita per l’Arabia Saudita, fiera della strada fatta e dell’importante messaggio che attraverso la musica avrebbe potuto lanciare. Un lavoro che era una sfida, quasi un esperimento sociale per diffondere un messaggio di uguaglianza in un Paese che sta evolvendo e migliorando la condizione della donna saudita, non più persona succube di una società che la vuole emarginata e discriminata rispetto all’uomo, ma libera di dare voce ai propri pensieri, ai propri sentimenti, alle proprie passioni e di inseguire il sogno di una carriera professionale.

Fin dalla prima esibizione, però, nonostante le grandi attenzioni e gentilezze avute da parte di tutte le persone incontrate a Riyad, a Debora fu chiesto di indossare una tunica. Questo per evitare che nel corso della serata si scoprissero le spalle.

Le difficoltà incontrate nelle esibizioni

Durante le serate, la deejay si rese conto di come le sue esibizioni non trovassero il gradimento dei presenti. Anche cambiando genere, passando dall’afro al funky, dalla musica locale a quella commerciale, il pubblico restava freddo, e Debora si è sentita fuori luogo, ridicola e incapace.

Il problema però non era la sua musica, ma una considerazione della donna ancora molto lontana dall’uguaglianza con l’uomo.

La strada è quella giusta, ma il sogno di cambiare tutto nel corso di qualche serata in discoteca è ancora, purtroppo, un sogno.

“Personalmente”, commenta Debora, “mi resta lo stupore di come la vita possa sorprenderti: non sai mai quello che ti aspetta, quando stai inseguendo una strada ti trovi in un’altra strada.

Non immaginavo che potessi diventare una DeeJay, o che potessi viaggiare nel mondo, o stare su un grattacielo, e soprattutto non mi immaginavo di arrivare fino a Riyad completamente da sola.

L’importante è seguire i propri sogni e credere in se stessi, perché chi pensa positivo raggiunge l’impossibile. Buon anno a tutti”.