Gina Lollobrigida

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Gina Lollobrigida in piazza di Spagna per un compleanno da favola

Francesco Fredella | 28 Giugno 2017

Gina Lollobrigida

Gina Lollobrigida, la diva che tutto il mondo ci invidia, sta per compiere “tre volte trent’anni”. Un grande traguardo per […]

Gina Lollobrigida, la diva che tutto il mondo ci invidia, sta per compiere “tre volte trent’anni”. Un grande traguardo per la Bersagliera di Pane, amore e fantasia. In anteprima vi sveliamo come si svolgeranno i festeggiamenti.

La Lollo, la sera del 4 luglio, brinderà con la sua amata Roma. Dove? In piazza di Spagna, che per l’occasione sarà chiusa insieme a via dei Condotti. Qui ci sarà un grande tappeto rosso per accogliere la diva e i circa 400 invitati. La Lollo, come ci ha raccontato, riserverà una sorpresa speciale a tutti gli ospiti. In Piazza di Spagna (non era mai accaduto prima) ci saranno decine e decine di tavoli imbanditi a feste e l’eleganza sarà sotto gli occhi di tutti. «Non ho ancora deciso cosa indossare per quella serata», ci ha svelato la Lollo questa mattina. «Penso che non sia un problema trovare o rimodellare uno dei miei abiti». Tra l’altro, la Gina nazionale ha sempre disegnato i propri vestiti cucendoli con le proprie mani.

Il cinema ha iniziato a farlo per caso. Non era affatto nei suoi programmi. Gina Lollobrigida avrebbe voluto dedicarsi all’arte (pittura, scultura e canto), ma invece la vita le ha riservato ben altro. «Alla fine ho avuto successo con i film», ha raccontato la famosissima attrice in una serie di intervista esclusive che Novella2000 sta pubblicando ogni settimana. La Lollo ci ha raccontato tutta la sua vita. E vi possiamo assicurare che si tratta di una vita sempre vissuta al massimo.

Dalla fame alla fama: Gina, che è stata la prima in assoluto a ricevere nel 1956 il David di Donatello con il film La donna più bella del mondo (diretto nel 1955 da Robert Z. Leonard), ha vissuto la sua giovinezza tra la miseria del dopoguerra ed ha iniziato a fare cinema per portare i soldi a casa.  «Nel dopoguerra bisognava guadagnare per andare avanti. Mio padre aveva una piccola industria di mobili e con la Seconda Guerra Mondiale perse tutto. Eravamo in preda alla miseria. Quando ho iniziato a fare cinema non sapevo nemmeno che sarebbe diventata una vera e propria arte. Quando ci siamo trasferiti a Roma dal paese dove sono nata, Subiaco, mi sono iscritta all’Accademia di Belle Arti e per mantenermi agli studi giravo per locali disegnando caricature col carbonino o facendo i ritratti dei soldati americani. Pensate che un disegno finì persino su Topolino. Poi posavo per alcuni fotoromanzi con lo pseudonimo di Diana Loris. Ho sempre lavorato e mi sono guadagnata tutto per poter vivere», ci ha svelato la divina Lollo.

Sul numero di domani di Novella2000 troverete un’altra intervista alla Lollobrigida.

Clicca sulla foto per guardare il video esclusivo. 

 

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