Giovanni Ciacci, collaboratore di Novella2000 ed esperto di moda, costumista per ben nove volte del Festival di Sanremo, ci racconta qualcosa di unico: le notti bollenti che ruotano attorno alla kermesse canora più seguita d’Italia! «Innanzitutto, mi piacerebbe tanto vedere un “dopo Festival” più rosa, più pop, magari con una diretta dalle camere d’albergo degli artisti in gara, perché proprio lì succede qualunque cosa. Negli hotel c’è sempre un gran via vai.

Cantanti che escono sgattaiolando dalle proprie camere d’albergo, gruppi che si sciolgono, ma solo per la notte, o interi gruppi nello stesso letto. E poi uomini con donne, uomini con uomini, donne con donne. I miei occhi hanno visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare. A Sanremo si fa sempre sesso, anche in sala stampa. Altro che le app che servono per trovare un partner, Tinder o Grinder. Se i muri potessero parlare…

Giusto per capirci, la settimana di Sanremo è un po’ come la gita di terza media dove si poteva fare di tutto e dove tutto era possibile prima di ritornare a scuola. Una parte della città ligure si trasforma in un vero e proprio club per scambisti. Sembra un film di Jessica Rizzo. E poi c’è il lungomare sanremese: sulla spiaggia ne accadono di ogni tipo». Dopo, Giovanni Ciacci ci parla della musica, (altra?) vera protagonista del Festival di Sanremo: «So solo che in gara ci sono quattro donne, e gli altri, a dire la verità, non li ricordo proprio.

Mi dà fastidio che non ci siano concorrenti femminili, le donne nella musica sono essenziali. Tolta Ornella Vanoni, questo Festival di Sanremo non ha delle super star». E se questa edizione del Festival di Sanremo non dovesse piacere, secondo Giò Giò (come lo chiama la conduttrice di Detto Fatto Caterina Balivo) cosa dovrebbe fare il elespettatore?

«Cambiare canale, magari sperando ci sia un “best of” di C’è posta per te». Al momento, nessuna grande star è stata confermata come ospite sul palco dell’Ariston, nè italiana nè internazionale. Chi spera di vedere allora Giovanni Ciacci? «Le eccellenze italiane. Come minimo, voglio una Monica Bellucci ogni sera sul palco».