Era il febbraio 2014 quando il mondo si è fermato: Johnny Depp idolatrato sex symbol protagonista di una schiera innumerabile di film si fidanza ufficialmente con Amber Heard, modella fino ad allora sconosciuta ai più.
Ma lo scandalo è che per lei Depp ha mollato come un sacchetto dell’umido la compagna di una vita, Vanessa Paradis, dalla quale ha avuto due figli e con cui ha condiviso quattordici anni di unione, mai suggellata dalle nozze.
Passa un anno e la Heard riesce là dove la Paradis non aveva potuto: matrimonio. Lei felice, lui felice, sorrisi candidi per lei, color fango di alga tropicale per lui, tutto sembra procedere nel migliore dei modi, dritto come un treno ad alta velocità.
Li vediamo a settembre a Venezia, lui trasformato nel sosia maschile di Serena Grandi (quella della Grande Bellezza, non Teresa) e vestito come un Arbre Magique barcolla sul red carpet del Lido, lei plumbea e malmostosa come solo le modelle sanno essere quando si scoprono una doppia punta non prevista dal protocollo di Vogue America.
Li osserviamo, li commentiamo, ce li dimentichiamo. Le fan di lui gli perdonano tutto, si ostinano a chiamarlo sex symbol, i fan di lei… ehm non ne abbiamo trovati.
Comunque sia, a dimostrazione del fatto che l’amore è eterno finché dura, ecco che ieri il magazine TMZ tuona la notizia (per altro non smentita): la coppia avvia le pratiche per il divorzio.
Saranno felici, saranno infelici, saranno pure fatti loro. Ma non possiamo non immaginare lo sguardo di Vanessa Paradis, trincerata in un silenzio che la cortina di ferro al confronto è aria di riviera, ma che supponiamo essere:
occhi leggermente socchiusi in una fessura arguta, angolo sinistro della bocca leggermente rialzato in un timido accenno di sorriso incorniciato da una leggera ruga naso-labiale (perché il tempo passa anche in Paradis) che malamente cela la soddisfazione della notizia. E mani che si sfregano come le zampine di una mosca.
Sarebbe bellissimo chiederle che ne pensa… Qualcuno di voi ha il numero di telefono?
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