
Lo sguardo che cambia il volto
La chirurgia oculoplastica spiegata dalla dottoressa Giulia Filippello
Lo sguardo è il nostro biglietto da visita. La dottoressa Giulia Filippello se ne prende cura con approccio medico, estetico e personalizzato.
Parola alla dottoressa Giulia Filippello
C’è qualcosa nello sguardo che nessun altro dettaglio del volto riesce a trasmettere: un’emozione, una storia, il tempo che passa, a volte persino una fragilità. È il primo punto d’incontro tra le persone. È per questo che da sempre mi sono appassionata a questa piccola, delicata porzione del volto umano. Lo sguardo ha un potere straordinario, e proteggerlo, curarlo e valorizzarlo è diventata la mia missione quotidiana.
Chi sono: una vita dedicata allo sguardo
Mi chiamo Giulia Filippello. Sono medico chirurgo specializzato in oftalmologia e mi occupo esclusivamente di chirurgia oculoplastica, una branca altamente specialistica che si dedica alla chirurgia delle palpebre, dell’orbita e delle vie lacrimali.
Dopo la mia laurea in medicina e chirurgia e la specializzazione in oftalmologia in Italia, ho scelto di proseguire il mio percorso in Inghilterra, dove ho completato una fellowship dedicata all’oculoplastica presso il centro di eccellenza Royal Infirmary Hospital di Newcastle riconosciuto a livello internazionale ed il più grande centro del nord dell’Inghilterra per la chirurgia oftalmoplastica. Questo passaggio per me è stato fondamentale, perché in Italia non esiste una scuola di specializzazione in oculoplastica: chi vuole formarsi in questa disciplina deve cercare esperienze all’estero, dove il chirurgo oculoplastico è una figura riconosciuta, strutturata e insostituibile nella chirurgia dello sguardo.
Cos’è davvero l’oculoplastica?
Molti pazienti si avvicinano a me chiedendomi: “Ma l’oculoplastico è un chirurgo plastico?” La risposta è più articolata. L’oculoplastico è prima di tutto un oculista: conosce profondamente l’anatomia e la fisiologia dell’occhio. Poi, attraverso una formazione avanzata (chiamata fellowship), diventa esperto nella chirurgia di tutto ciò che circonda il bulbo oculare: palpebre, orbita, vie lacrimali, angoli dell’occhio, tono muscolare, apertura e chiusura palpebrale. In altre parole, si tratta di un chirurgo plastico dello sguardo, con una preparazione altamente specifica e focalizzata su questo distretto.
Perché serve un chirurgo dedicato allo sguardo?
Il distretto oculare è uno dei più delicati e complessi del corpo umano. Parliamo di millimetri che fanno la differenza: un piccolo errore può influire non solo sull’estetica, ma anche sulla funzionalità dell’occhio, sulla lacrimazione, sull’ammiccamento, perfino sulla vista stessa. Ecco perché scegliere un chirurgo oculoplastico è fondamentale, sia nei casi di chirurgia estetica che funzionale.
L’obiettivo non è solo “ringiovanire” un volto, ma preservare lo sguardo originale del paziente, rispettando l’armonia e l’equilibrio delle proporzioni.
Blefaroplastica: illuminare senza stravolgere
Uno degli interventi più richiesti è la blefaroplastica, sia superiore che inferiore. Ma c’è un aspetto importante da chiarire: la tecnica chirurgica è cambiata radicalmente negli ultimi anni. Oggi, grazie all’esperienza maturata durante la mia fellowship, eseguo interventi mini-invasivi che garantiscono risultati naturali, sicuri e con un recupero molto più rapido.
Un esempio? La blefaroplastica transcongiuntivale inferiore: una tecnica che consente di rimuovere le borse di grasso senza tagli esterni né punti di sutura, accedendo dall’interno della palpebra. Questo permette di preservare la forma dell’occhio, evitando l’effetto “occhio tirato” e restituendo un aspetto fresco, disteso, ma autentico.
Cantopessi: l’arte di risollevare senza snaturare
Un altro intervento sempre più richiesto è la cantopessi. Con questa procedura possiamo modificare in modo estremamente delicato e naturale l’angolo dell’occhio, sollevandolo di pochi millimetri e conferendo un aspetto più armonioso e tonico al volto.
È un intervento millimetrico, spesso associato alla blefaroplastica, e permette di preservare l’identità del volto dando una nuova profondità allo sguardo.
Non solo estetica: quando la chirurgia migliora la vista.
L’oculoplastica, però, non è solo chirurgia estetica. Moltissimi degli interventi che eseguo ogni settimana hanno un importante valore funzionale, e in molti casi sono necessari per preservare o migliorare la vista.
Un esempio classico è la ptosi palpebrale: si tratta di una condizione in cui la palpebra superiore è abbassata e ostruisce parzialmente il campo visivo. Questo può avvenire con l’età, a causa di traumi o, nei bambini, per uno sviluppo incompleto del muscolo elevatore della palpebra. In questi casi è fondamentale intervenire per evitare problemi visivi come l’ambliopia, conosciuta anche come “occhio pigro”.
Lacrimazione continua? Si può risolvere
Un altro disturbo molto frequente è quello della lacrimazione continua. Dietro questo sintomo si nasconde spesso una ostruzione delle vie lacrimali. Oggi eseguiamo dacriocistorinostomie mini-invasive con tecnica laser, in anestesia locale e con sedazione cosciente. In circa 15-20 minuti, il paziente può tornare a casa senza ricovero, con una soluzione efficace, definitiva e quasi priva di cicatrici.
L’importanza di un approccio personalizzato
Ogni volto è unico, e ogni sguardo racconta una storia diversa. Il mio approccio è sempre personalizzato, cucito su misura per ogni paziente. Prima di ogni intervento, dedico molto tempo alla valutazione morfologica, funzionale ed estetica, per offrire soluzioni che rispettino i tratti naturali del volto, senza mai forzare trasformazioni artificiali.
Lo sguardo del futuro
In un’epoca in cui siamo sempre più attenti alla nostra immagine, ma anche alla nostra salute, credo che il ruolo dell’oculoplastico stia diventando centrale. Oggi più che mai, le persone cercano risultati naturali, interventi mini-invasivi, recuperi rapidi e chirurghi capaci di intervenire con precisione millimetrica. In questo contesto, l’oculoplastica rappresenta la fusione perfetta tra medicina estetica, chirurgia funzionale e rispetto per la persona.
Ed è per questo che continuerò a raccontare, promuovere e praticare questa bellissima disciplina con la passione con cui l’ho iniziata.
A cura di Giulia Filippello.