L’ex compagna respinge l’offerta del cantautore, ribadendo la volontà di procedere con l’azione penale al Tribunale di Lecco

Rifiuto in aula: la querela resta Il noto cantautore Morgan, nome d’arte di Marco Castoldi, deve affrontare il processo per atti persecutori e diffamazione aggravata presso il Tribunale di Lecco, in seguito alla querela che la sua ex compagna, la musicista Angelica Schiatti, ha sporto. Come riportano le agenzie, la Schiatti ha fermamente rifiutato la proposta di risarcimento di 100 mila euro che la difesa di Morgan ha avanzato tramite assegno circolare prodotto in udienza, decidendo di non ritirare l’azione legale. La musicista, originaria di Merate (Lecco), ha manifestato la volontà di proseguire con il processo penale.

Le accuse: dallo stalking alla diffamazione

Le imputazioni a carico di Castoldi riguardano, nello specifico, il reato di atti persecutori (stalking) e diffamazione aggravata. Quest’ultima accusa è legata a una serie di messaggi che il cantante avrebbe pubblicato su una chat di gruppo. Durante il procedimento, è stata riammessa in discussione un’eccezione di legittimità costituzionale precedentemente sollevata dalla difesa. Il tribunale ha, dunque, rinviato l’udienza a dicembre per consentire il normale corso del procedimento giudiziario.

La storia e i fatti contestati

La relazione tra Angelica Schiatti e Morgan, iniziata nel 2014, è stata discontinua fino alla denuncia che la musicista ha presentato nel 2020, che portò all’attivazione del “codice rosso”. Nonostante ciò, secondo l’accusa, Morgan avrebbe continuato a perseguitare la donna, inviando messaggi minatori in cui paventava la pubblicazione di video erotici che la Schiatti gli aveva inviato in precedenza. Inoltre, vi sono anche presunti contatti con la madre della Schiatti e messaggi ad amiche in cui il cantante sosteneva che l’ex compagna, oggi legata al cantante Calcutta, lo tradisse con lui e altri uomini.

Calcutta e le chat al veleno di Morgan Morgan avrebbe inoltre contattato direttamente Calcutta su Telegram, riservandogli improperi che poi ha diffuso online. Mentre Morgan si è difeso dichiarando di essere lui stesso la vittima e di aver perso dignità e lavoro, il processo prosegue per accertare i fatti.

A cura di Alba Cosentino

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