“Hijo de puta”: ecco cosa si è lasciato scappare Josè Mourinho durante una partita di calcio. Ed ecco di cosa è chiamato a rendere conto in tribunale, dove è stato convocato da Eva Carneiro, ex medico della Chelsea che lui stesso aveva allontanato dalla squadra.
La vicenda assume le tinte fosche della vendetta: Mourinho mal sopportava la dottoressa, tant’è che ha trovato il modo per indurla a licenziarsi. Dall’altro lato il medico ufficiale della squadra, dopo essersi levata di torno, ha intrapreso una causa di lavoro proprio contro l’allenatore, accusandolo di averla insultata pubblicamante indirizzando proprio a lei la frasetta in portoghese.
Insomma, un vero pasticcio. Lui si comporta come un play boy che si è stufato della bella di turno e non sa come liberarsene, lei come una ragazzina innamorata che vuole vendicarsi per essere stata scaricata.
Fatto sta che nemmeno il milione e mezzo di euro che le è stato offerto dalla squadra per trovare un accordo extragiudiziale e mettere una pietra sopra tutta la vicenda è stato sufficiente per chetare i di lei bollenti spiriti. Come nei migliori divorzi da manuale!
I princìpi sono princìpi, è vero, ma se da un lato è comprensibile che certe maschie espressioni sfuggono alle volte al nobile aplomb tipico dei calciatori, dall’altro è giusto stabilire i confini tra l’appropriato e il non appropriato. Rimane comunque il retrogusto di qualcosa che sembra essere di più di una semplice scaramuccia tra il  capo e una professionista del suo staff, quel sapore vagamente di terza media che sottende una cotta -magari mai svelata- andata a finire male.
Sarà vero? Sarà falso? Chi lo sa. Per il momento la causa rimane in tribunale, dove lui ha già depositato una memori giustificando l’eleganza del gesto come abitudine verbale. Valuteranno i giudici se la di lei dignità è o non è stata realmente offesa, ma se così fosse… che vergogna!