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Pazza festa al Pastificio per la Piccola mappa della nostalgia

Giovanni Ciacci | 25 Novembre 2016

Si è svolta ieri sera all’Antico Pastificio Moscova di Milano la “bizzarra” presentazione del libro “Piccola mappa della nostalgia” di Aldo […]

Si è svolta ieri sera all’Antico Pastificio Moscova di Milano la “bizzarra” presentazione del libro “Piccola mappa della nostalgia” di Aldo Dalla Vecchia. Scrivo la parola “bizzarra” perché è toccato a me l’onore di presentare un libro tra panettoni, mortadelle, ravioli e insalata russa, e vi assicuro che mi sono divertito tantissimo.
Aldo Dalla Vecchia, oltre a essere un bravissimo collega autore televisivo è anche un  affermato scrittore di piccoli gioielli come “Amerigo Asnicar, giornalista“, “Vita da giornalaia“, “Specchio segreto” e “Rosa Malcontenta“.

Ma è di “Piccola mappa della nostalgia“, edito da Pegasus, che vi voglio parlare.
Questo libro è un ritorno in punta di penna a un’infanzia nella profonda provincia italiana alla fine degli anni settanta, inizio ottanta. Premesso che io sono di due generazioni dopo (ma chi ci crede… scherzo) non conoscevo certe cose tipiche di quel tempo, ma mi ci sono ritrovato perché la nostalgia non ha epoca: dal ritorno delle rondini, all’ovetto di cioccolato, ai quiz di Mike Bongiorno e i cartelloni del circo di Moira Orfei.
Leggendo “Piccola mappa della nostalgia” troverete quella magia che va al di là dello spazio e del tempo, dove si possono intrecciare malinconia, sogni e speranze.
Alla spumeggiante e allegra presentazione hanno partecipato giornalisti, autori Tv, agenti, e molti amici. Io, per l’occasione, ho indossato la giacca rossa di Babbo Natale. Presente anche Efe Bal in pellicccia da prima della scala e nuda sotto che con ammiccanti allusioni ci ha raccontato la sua mappa della nostalgia. Betti Soldati, “boss” della comunicazione e ufficio stampa dei personaggi più noti, distribuiva panettone come se non ci fosse un domani mentre Carlo Mondonico di Novella 2000 mandava in diretta Facebook la presentazione.
Un tuffo nel passato, ma con un occhio sempre rivolto al futuro.
Evviva i bravi scrittori, evviva Aldo Dalla Vecchia.

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