Il caso Fedez-Giordano

L’ipocrisia, la falsità, il silenzio. Sono stato veramente e profondamente colpito dalle pesanti offese – sì, sono offese – che Fedez si è permesso di pronunciare nei confronti di Mario Giordano. Sono talmente pesanti – ma dimostrano anche la piccolezza di chi le ha dette – che non voglio riportarle.

Fedez, paladino dei diritti, che si vanta di essere un difensore della libertà ma dopo va a colpire Mario Giordano per la sua voce!

Ma lui sa quanta sofferenza può aver sopportato Mario Giordano per questo problema? Forse più di qualcuno l’ho avrà anche deriso! Forse a Fedez, e non solo a lui, farebbe bene guardare il film a episodi I complessi del 1965. Quello con protagonista Alberto Sordi vedeva l’attore interpretare un personaggio con il difetto di una dentatura molto pronunciata. Il personaggio aspira, ottenendolo poi grazie ad una preparazione e a una cultura incredibile, a diventare giornalista televisivo, ma deve anche superare mille ostacoli che le varie commissioni gli hanno messo davanti.

Quello che mi stupisce è che si è parlato dell’offesa di Fedez e della successiva risposta, basata sull’intelligenza e l’educazione di Mario Giordano. Nessuno però si è soffermato un attimo sulla sofferenza interna e personale del giornalista.

Tutti bravi a scrivere quando uno muore o si suicida. Mai invece intervenire prima! Ma l’animo umano, la sensibilità, l’individuo non esistono più. Non ci ricordiamo mai cosa possono provocare i pregiudizi, i giudizi, i commenti!

Io voglio ricordare, perché ho amato e ogni volta che sento una sua canzone mi emoziono, Mia Martini. Ma i vari giornalisti quanto e cosa hanno fatto per aiutarla, per distruggere le becere chiacchiere di paese degne delle migliori comari e che l’hanno colpita durante gran parte della vita?

No, quando succede, tutti pronti a parlare, tutti pronti a sedersi nei salotti televisivi. Ma i problemi vanno affrontati prima, si deve prevenire, si deve operare per una società migliore!

Che esempio può essere per i ragazzi, per le nuove generazioni, l’offesa di Fedez? Che tutto è permesso, che gli atti di bullismo vanno bene, e poi se uno è fragile sappiamo benissimo che può arrivare anche al suicidio. E quanti casi ci sono stati…

E non avete mai sentito da cosa nasce molto spesso l’anoressia? Da un semplice commento negativo!

Riflettiamoci bene, e come il Presidente della Repubblica è intervenuto sui pestaggi di Firenze, doveva fare un rilievo anche su questo. Ma anche – e questo lo aggiungo – quando determinati gruppi o centri sociali occupano le scuole. Perché il diritto allo studio è sancito dalla Costituzione (vedi la sua partecipazione al Festival di Sanremo per il 75°), e non bisogna guardare se di destra o sinistra o centro, ma i suoi contenuti, e difenderli, perché questo è quello che vogliono e pretendono gli Italiani.

Poi, tornando sempre alla questione dell’offesa pronunciata da Fedez e ben divulgata sui social, visto che si parla tanto che non ci devono essere discriminazioni sessuali, che ognuno deve essere libero di vivere la propria sessualità, come dobbiamo considerare la sua affermazione?

Il diritto di dire la propria

Tutti i benpensanti che parlano e parlano dei diritti erano tutti all’estero a ritemprarsi delle fatiche del Festival di Sanremo? Guardate, cari signori, che queste cose sono brutti segnali della libertà che lentamente viene limitata. Attenzione al libero pensiero! Noi dobbiamo rispettarlo, e soprattutto ricordiamoci che non siamo tutti uguali, e non la pensiamo tutti allo stesso modo.

Ma di questo dobbiamo essere orgogliosi, e difenderlo con i denti. Altrimenti sì, siamo in presenza di una dittatura.

Pensiamo anche al caso del Presidente del Senato, l’Onorevole Ignazio La Russa, che alla domanda su cosa avesse pensato se gli fosse capitato un figlio gay ha espresso la sua opionione. Allora tutti a criticarlo: attenzione, ribadisco che ha espresso la sua opinione, e fino a quando l’Italia è un Paese libero e democratico ha il sacrosanto diritto di esprimerla!

Non serve urlare ai quattro venti le iniziative benefiche… A proposito, anche le sorprese delle uova pasquali a soggetto Fedez e fornite – da quello che si legge – da una sua società, sono gratis! Prima il rispetto, e talvolta certe belle cose si possono fare anche in silenzio!

Vorrei inoltre soffermarmi su un altro aspetto collegato sempre a Fedez e a Sanremo, non parlo del bacio con Rosa Chemical, ma dell’aver mimato un atto sessuale. In quel momento non ha pensato ai suoi bambini? Che esempio può aver dato? Riflettiamoci tanto, poi quando si parla di violenza sulle donne pensiamo anche a questo. Finiamola di parlare solo di sesso, eleviamoci. Parliamo di amore: il sesso dà momenti di benessere, l’Amore ti dà energia, carica, ma soprattutto colora di rosa la vita dandole una leggerezza che tutto fa scorrere.

Insegniamo l’Amore, insegniamo i sentimenti, e sicuramente avremo un’Italia migliore!

Da Sanremo alla Sfilata in Piazza di Spagna

E a proposito del Festival di Sanremo: è diventato ormai un contenitore con un’accozzaglia di ospiti, chi per promuovere, chi ha bisogno di rifarsi vedere per sistemare le entrate, ospiti tutti della vecchia generazione per riequilibrare i cantanti in gara.

La maggior parte sono emeriti sconosciuti, anche per molti giovani che ho interpellato. Un grande contenitore con di tutto un po’, e che occupa una settimana televisiva!

A questo punto perché non riproporre, con il Patrocinio e l’intervento del Governo, la sfilata di Piazza di Spagna, un evento unico per presentare al mondo la nostra Italia, la nostra moda, il nostro Made in Italy, i nostri prodotti…

Purtroppo ci si dimentica molto spesso di questo settore, che ha rappresentato l’elemento trainante del boom, del successo, del dominio del Made in Italy nel mondo.

La moda, il nostro Italian Style, ha fatto da trivella perforatrice per far conoscere al mondo intero i nostri prodotti, la nostra creatività, il nostro artigianato.

Ricordatevi sempre che i più famosi brand continuano a produrre le scarpe in Italia! Allora riprendiamo il concetto della sfilata di Piazza di Spagna, ma ambientiamola in diverse città italiane presentando le bellezze artistiche del luogo, le peculiarità e i prodotti alimentari, vini compresi.

Sarà un grande biglietto da visita dell’Italia e dei suoi prodotti. Ne abbiamo bisogno per iniziare la nostra riscossa e riprendere il nostro ruolo nel mondo.

Non possiamo non farlo, i nostri grandi marchi come Fendi e Gucci sono di proprietà francese, Versace americano, e tutto può succedere. Abbiamo bisogno di dar spazio a nuovi nomi. Ce ne sono, ma dobbiamo dare loro aiuto, ricreando una unione di forza per imporci, perché i dati o i compratori possono essere anche positivi, ma la fashion week appena conclusa ha dimostrato che non dominiamo più il mondo.

Allora, costruiamo un Bel Paese e riprendiamoci il posto che ci spetta!

a cura di Alessandro Resente