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I Totti e l’avvocato di Berlusconi fanno guerra a “Il Foglio”

Redazione | 23 Marzo 2016

Francesco Totti Ilary Blasi Silvio Berlusconi

“Aoh, mò basta, me so rotto er …”. Deve aver detto una cosa del genere Francesco Totti dopo aver letto […]

“Aoh, mò basta, me so rotto er …”. Deve aver detto una cosa del genere Francesco Totti dopo aver letto l’articolo che gli ha dedicato Il Foglio per la nascita di Isabel, sua terza figlia dopo Cristian e Chanel. E pare che la moglie Ilary Blasi abbia persino rincarato la dose, aggiungendo commenti che non possiamo riportare.

Fatto sta il capitano della Roma e l’ex Iena non ci hanno messo molto a decidere di querelare per diffamazione Il Foglio. Sì, perché i nuovi Sandra e Raimondo:, pronti a ironizzare su tutto, anche (e soprattutto) su se stessi, questa volta non hanno trovato nulla di simpatico nell’articolo firmato da Camillo Langone, dal titolo chiaro: “Totti merita la panchina a vita per come ha chiamato i suoi figli”.

Ecco il punto: i nomi che Francesco e Ilary hanno deciso di dare ai loro figli. A Camillo Langone del Foglio non son piaciuti per niente, tant’è che nell’articolo ha scritto: “E se forse Totti con la palla è ancora bravo come un tempo di sicuro coi nomi dei figli non è stato bravo mai: prima Cristian, poi Chanel, adesso Isabel. Un nome che finisca in vocale mai? Un nome graficamente e foneticamente italiano mai?”.

Fin qui poco male, pare abbiano pensato i Totti. Poi però, è continuando a leggere l’articolo che la coppia si sarebbe del tutto infuriata. “Ma non aveva giocato in nazionale quest’uomo?”, proseguiva l’articolo, “Cos’è per lui la nazione? Solo quella cosa che paga i premi partita? Già sposare una donna di nome Ilary è disdicevole. Fosse stato un patriota avrebbe detto: senti, bella bambina dal bel nasino, io sono la bandiera della squadra della città capitale d’Italia e mia moglie deve avere un nome italiano, quindi adesso ti battezzo Ilaria”.

E no, Ilary è Ilary, e la nazionale, poi, non si tocca. Passionali e furenti come poche volte, il capitano e la showgirl, tra una poppata e un cambio di pannolino alla neonata Isabel, pare abbiano iniziato a fare un giro di telefonate per capire qual era il miglior avvocato sulla piazza e, senza esitazione, son giunti allo studio Coppi. Un gigante davvero.

Per capirci, lo studio Coppi è quello di Franco Coppi, legale di Silvio Berlusconi che ha ottenuto l’assoluzione dell’ex premier dall’accusa di concussione e prostituzione minorile all’epoca del caso Ruby . E questo è anche lo studio che anni prima ha ottenuto l’assoluzione di Giulio Adreotti. Processo seguito all’epoca anche da una giovanissima Giulia Bongiorno, che si è formata appunto con Franco Coppi. Un nome, una garanzia. Oltretutto Coppi, come si evince, è pure penalista: che volgiano far scivolare il processo dal civile al penale.

Bene, i Totti per essere difesi hanno scelto proprio questo studio: a seguire la loro causa infatti sono Filippo Gauttieri e Francesca Coppi, figlia di Franco (largo ai giovani!) dello studio Coppi, appunto. Gli avvocati propongono un’azione per danni in sede civile contro il giornalista Camillo Langone perché il 12 marzo scorso ha pubblicato sul Foglio un articolo dal contenuto ritenuto “gravemente diffamatorio della onorabilità familiare e personale” dei Totti.

La guerra è iniziata. E pare che Il Foglio non sia per niente contento…

In ogni caso, una regola per ogni buon giornalista non va mai dimenticata: i bambini, gli anziani e le malattie sono argomenti di fronte ai quali è sempre meglio fare un paio di passi indietro.