Tutto sulla diastasi addominale: ecco la soluzione del Dottor Cristiano Monarca.

La soluzione per la diastasi addominale

La diastasi dei muscoli retti addominali è una condizione ancora troppo sottovalutata e poco conosciuta, nonostante la sua diffusione. Si calcola, infatti, che in Italia circa il 30% delle donne dopo la gravidanza ne siano colpite. Non sono disponibili statistiche precise sull’incidenza della diastasi addominale nella popolazione maschile.

Le cause principali dell’allontanamento dei muscoli retti dell’addome negli uomini includono l’aumento di peso, l’obesità, il dimagrimento eccessivo, la lassità muscolare, l’età avanzata – soprattutto dopo i 50 anni – sforzi ripetuti dovuti a lavori fisicamente impegnativi o ad allenamenti troppo intensi, e una componente genetica.

La diastasi ha un impatto reale e crescente sulla qualità della vita. Si tratta della separazione patologica dei muscoli retti dell’addome lungo la linea mediana, che porta a un indebolimento strutturale della parete addominale. La patologia consiste nella separazione delle due parti del muscolo retto addominale che si allontanano dalla linea mediana, la cosiddetta “Linea Alba”. Il punto di cedimento della parete addominale è proprio questa linea centrale, la quale si sfibra e si allunga.

Gli organi interni, come lo stomaco, normalmente contenuti dai muscoli retti addominali, tendono quindi a spingere verso l’esterno, dando spesso una forma pronunciata all’addome. Inoltre, attraverso questo tessuto sfibrato, si possono formare ernie, specie a livello ombelicale o epigastrico.

La diastasi non è un semplice inestetismo: è una patologia cronico-degenerativa che tende a peggiorare nel tempo se non trattata. L’allargamento progressivo dei muscoli addominali può favorire la comparsa di ernie ombelicali o epigastriche, alterazioni posturali, dolori lombari, instabilità del tronco e disturbi funzionali come incontinenza urinaria anche per minimi sforzi, problemi digestivi, alterata postura da iperlordosi e pesantezza del pavimento pelvico.

Dal punto di vista clinico, i segni più comuni sono: la comparsa di una protuberanza centrale lungo l’addome, la sensazione di gonfiore persistente, la difficoltà a eseguire movimenti che coinvolgano i muscoli dell’addome e del tronco, e una ridotta resistenza fisica. Molte donne riportano anche un senso di disagio corporeo e un impatto psicologico negativo, che può riflettersi anche sulla sfera relazionale.

L’unico trattamento risolutivo è l’intervento chirurgico di plastica, che riavvicina i muscoli retti addominali. Quando necessario, l’intervento viene associato ad addominoplastica, per rimuovere cute e tessuto adiposo in eccesso, restituendo un addome tonico, funzionale e proporzionato.

La chirurgia non è solo un atto estetico: è un trattamento funzionale, che può cambiare la quotidianità delle persone, restituendo equilibrio, postura, forza e benessere. Il miglioramento della postura, la scomparsa dei dolori lombari, il recupero del benessere digestivo e della funzione respiratoria sono tra i principali effetti positivi riportati nel post-operatorio.

Riconoscere e trattare la diastasi nel modo corretto significa prevenire un’evoluzione ingravescente del quadro clinico e riprendere in mano la propria salute.

In conclusione, la diastasi dei muscoli retti addominali non è un problema da ignorare, ma una condizione che merita attenzione specialistica e un corretto inquadramento diagnostico e terapeutico. Intervenire in tempo significa prevenire peggioramenti futuri e restituire ai pazienti benessere, funzionalità e fiducia nel proprio corpo.

Che cos’è la diastasi addominale?

La diastasi addominale è una separazione dei muscoli retti dell’addome, che normalmente si trovano uniti lungo la linea mediana del ventre.