“Faccio uno sport talmente tanto puntato sulla gara che ti insegna dall’inizio che il tuo scopo è l’Olimpiade. Ho inziato a sognarla a 5 anni, poi a 11 ho avuto la malattia e c’è stato un attimo di stop. Ma anche in ospedale dicevo: ‘Devo uscire da qui perché ho una gara da fare’. Fai scherma tutto il giorno, tutti i giorni, ma non ti pesa. Anche se non hai mai voglia di vestirti… ma appena metti la divisa dici: ‘Non me la toglie più nessuno’”. Lo ha detto l’atleta paralimpica di scherma Bebe Vio intervenendo a Torino, al liceo Alfieri, ad un incontro con gli studenti promosso dalla Fondazione Agnelli. Insieme a lei, il vicepresidente della fondazione John Elkann e il ciclista elia Viviani. “Ti diverti, mentre lo fai pensi che sia la cosa più bella del mondo e ti senti la persona più fortunata del mondo”, ha aggiunto.