Briga è tornato dal vivo con il suo Sentimenti Club Tour, partito da Napoli con grande successo ed emozioni, tra ospiti speciali come LDA, Aka 7even, Lucariello ed Eddie Brock. In un’intervista a Novella2000, l’artista ha parlato della sua carriera indipendente, dell’amore per la musica, dei momenti più intensi del concerto e della sua vita privata con la moglie Arianna Montefiori. Tra i progetti futuri, sogna un album acustico che celebri i suoi vent’anni di carriera.

Successo a Napoli per Briga

Il rapper e cantautore BRIGA (pseudonimo di Mattia Bellegrandi) è tornato con i suoi live e la prima tappa di “SENTIMENTI CLUB TOUR“ a Napoli è stato un vero successo mandando in visibilio i presenti e offrendo ai suoi fans, della prima tappa partenopea, tanta buona musica cantando le sue hit e brani del suo ultimo album, “Sentimenti”.

Tante emozioni con i duetti d’eccezione con il suo amico Eddie Brock, i napoletani Lucariello, LDA e Aka7even. Dilettandosi poi anche a cantare un brano classico napoletano “Tu si ‘na cosa grande”, con la complicità di LDA e accompagnati al piano da Aka7even.

Mattia (in arte Briga) la scelta di Napoli come prima tappa è stata casuale?

“Napoli nel mio storico da cantante è spesso la prima tappa dei miei tour e ci ragionavo. Adesso che me lo hai chiesto, che la scelta è casuale, però in questo modo segna spesso un nuovo inizio. Anche perché erano molti anni che non cantavo in concerto a Napoli. Spero e mi auguro che rappresenti un nuovo inizio anche quest’anno che sono “indipendente”.

Al cento per cento mi auto produco, per intenderci, e so che i fans che mi seguono, oggi, sono quelli che mi apprezzano e vivono per la mia musica e mi vogliono bene. Non sono quelli che salgono solo sul carro dei vincenti o ti seguono per moda. Grazie ai fans presenti questa sera e soprattutto a chi è venuto da ogni parte d’Italia, da Catania e da Brescia.

Napoli diventata il centro della musica e dei grandi concerti anche tu prediligi sempre Napoli per i tuoi tour come abbiamo detto prima e un po’ il tuo portafortuna ?

“Assolutamente sì e poi questa sera con me sul palco avevo ben tre amici che sono di Napoli e sono venuti a trovarmi. Mi riferisco a Lucariello, Aka 7even e LDA il figlio di Gigi D’Alessio e qualche anno fa mi venne a trovare il maestro Enzo Campagnoli.

Questo concerto per me è stato un incontro con persone che mi vogliono bene. E non è mai scontato. La musica italiana sta vivendo un momento molto difficile ed io ci sto dentro con tutte e due scarpe. Tra mille difficoltà, il nostro mestiere si sa è fatto di salite e discese ma l’amore e la passione per ciò che facciamo ci fa andare sempre avanti”.

Un po’ come in tutti i tuoi concerti hai dedicato un momento rock , rap e una parte acustica. Ti piace diversificare tra i vari generi?

“Assolutamente si. Sono un cantautore molto versatile e mi piace sperimentare per cui nessun disco è uguale a quello precedente e non sarà mai uguale a quello successivo.

Credimi ho talmente tante sfumature musicali e di genere all’interno della mia discografia. È inevitabile che quando poi mi esibisco in un concerto ci siano diversi momenti. Poi ovviamente con la scaletta cerchiamo di costruire un concerto più vario”.

Il momento più emozionante del concerto è quando canti la canzone dedicata a tuo padre?

“Si, lui è presente a tutti i miei concerti e se li guarda da dietro le quinte. Non davanti, quindi non sé li vede li ascolta solo (ride, ndr). È la mia spalla”.

Le parole del cantante

Briga che momento artistico stai vivendo?

“Adesso sotto il punto di vista della creatività sono un po’ scarico ovviamente, poiché provengo da un disco “Sentimenti” che è uscito a giugno e gli ho dedicato ben due anni quindi dopo questa fase di creazione ora il mio lavoro, me lo impone. C’è una fase imprenditoriale e professionale per cui cerco di lavorare su quello che ho fatto”.

Sei giunto ad una consapevolezza e maturità discografica: produrre in libertà la musica che ti piace senza l’ossessione dei numeri?

“In realtà non ho mai fatto musica per i numeri! Addirittura quando ero in rampa di lancio ho fatto un disco dentro una villa con dei musicisti ed i discografici. A quel tempo erano della major discografica alla quale ero legato. Mi hanno guardato storto per cinque mesi, sapevo che non sarebbe piaciuto a loro, ma lo volevo fare. Si chiama ”Che cosa ci siamo fatti”. Accadde nel 2018 in quel momento sentivo l’esigenza di fare una cosa che mi andava di fare seguendo la mia strada che per me è quella giusta”

Raccontaci un po’ della tua vita privata, sentimentale?

“È stupenda! Sono felicemente sposato con Arianna Montefiori (attrice di numerose fiction, Don Matteo, Che Dio ci aiuti e Il Paradiso delle Signore) moglie piena di creatività ed è con me dal 2019”.

Briga e sua moglie Arianna Montefiori - Foto Riccardo Lopez
Briga e sua moglie Arianna Montefiori – Foto Riccardo Lopez

Accanto ad un grande uomo c è sempre una grandissima donna , nel tuo caso tua moglie Arianna.

“Accanto, non dietro, hai detto benissimo! Assolutamente c’è lei anche se io non mi reputo un grande uomo mi reputo una persona normale con i suoi difetti e i suoi pregi sicuramente ci divertiamo. Io e Ari ridiamo molto insieme”.

Quindi non è vera la teoria comune per la quale un cantautore per scrivere delle belle canzoni deve soffrire per amore?

“No quello è vero! Non penso a mia moglie quando scrivo infatti poi lei mi chiede: “scusa ma per chi è questa canzone? (ride,ndr). Se oggi ho raggiunto la felicità con Arianna. Naturalmente in passato ho sofferto. È inevitabile. Con lei non ho mai sofferto perché è un amore unico. Sono felice perché preferisco costruire la felicità nella mia vita privata anziché quella professionale. Non scambierei mai ventimila persone sotto al mio palco per una vita privata infelice. Preferisco averne trecento e avere una moglie forte come Arianna perché la stabilità emotiva non regge il confronto con i soldi”.

Progetti futuri?

“Vorrei fare il calciatore (ride,ndr). Ma ormai ho 37 anni e non posso farlo più. In passato ho fatto parte della Nazionale Cantanti e ho anche pareggiato una partita facendo goal dopo Ronaldo su passaggio di Chellini all Allianz Stadium di Torino.
Però c’è una cosa che mi piacerebbe molto fare in futuro: viaggiare, il più possibile. Adesso partirò con mio cugino e un mio amico a dicembre. Io e Arianna invece viaggiamo molto con il nostro cane Baires, in auto perché, lui non può viaggiare in aereo. E così viaggiamo in Europa in auto.

Musicalmente invece mi piacerebbe, essendo un cantautore, scrivere il più possibile. Ho in programma, dopo il mio decimo album, che sarà il prossimo. Fare un disco che raccoglie i miei vent’anni di carriera e mettere insieme tutte le mie canzoni più belle però selezionarle prima. E fare un bell’album in acustico quindi rifarle riprendendo anche canzoni come “Ciao Papà” dedicata a mio papà, o “Sei di mattina” ed altre questo è quello che mi piacerebbe fare”.

Mattia grazie per questa bella chiacchierata. E che Napoli, la mia città, segni davvero l’inizio di qualcosa di travolgente e caloroso come il pubblico e le persone che erano presenti questa sera al tuo concerto prima tappa del tuo “Sentimenti club tour” che ti vedrà il 13 novembre a Roma e il 17 novembre a Milano.

“Grazie a te e un saluto a tutti i lettori di Novella 2000”.

A cura di Barbara Carere.

Foto di Riccardo Lopez.