Robert De Niro a tu per tu con Papa Leone XIV Sacro e profano: un’inedita stretta di mano tra l’icona di Hollywood e il Pontefice

Il turbinio di un viaggio lampo di quarantotto ore, scandito da impegni serrati, incontri riservati e, immancabilmente, il brusio incessante dei media, ha trovato la sua degna, e forse inaspettata, conclusione in una delle stanze più sacre e cariche di storia del pianeta: il Vaticano. Robert De Niro, l’uomo che ha dato un volto, un’anima e un’intensità ineguagliabile ad alcuni dei personaggi più complessi e controversi della cinematografia mondiale, ha concluso il suo blitz romano con un incontro privato con Papa Leone XIV.

L’incontro in Vaticano

L’atmosfera, stando a qualche indiscrezione filtrata da chi era presente nelle immediate vicinanze, era carica di un’elettricità quasi palpabile, quel mix unico di solennità istituzionale e curiosità umana che solo un evento così particolare sa generare. De Niro, solitamente schivo e misurato, è apparso in una veste insolitamente rilassata, quasi reverente, davanti alla figura del Pontefice, noto per il suo approccio pragmatico e la sua propensione a incontrare personalità anche molto distanti dall’ortodossia vaticana.

I dettagli del colloquio restano, come da prassi per questi incontri a porte chiuse, rigorosamente confinati tra le mura leonine. Tuttavia, l’immancabile macchina dei rumors ha subito iniziato a lavorare a pieno regime. C’è chi sussurra che si sia parlato non solo di spiritualità e di ruoli impegnativi che hanno toccato temi etici (e l’attore ne ha interpretati parecchi), ma che al centro della discussione ci potesse essere un progetto cinematografico di alto profilo, magari un biopic o un film con una forte impronta sociale che il Vaticano potrebbe, in qualche modo, appoggiare o ispirare. Altri, più semplicemente, ipotizzano che l’incontro fosse un gesto di stima reciproca, un omaggio all’arte come strumento universale di racconto dell’uomo.

La foto simbolo: Hollywood incontra la Chiesa

Quello che è certo è che la foto, destinata a fare il giro del mondo, che ritrae l’attore e il Papa sorridenti mentre si stringono la mano, è l’immagine simbolo di questo breve ma intensissimo tour. Una stretta che unisce due mondi apparentemente distanti: il glamour implacabile di Hollywood e l’austerità millenaria della Chiesa, il sacro e il profano che si incontrano in un crossover che è pane per i denti delle riviste di attualità e costume.

A cura di Dario Lessa

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