Delitti di Villa Pamphili: la Procura chiede il giudizio immediato per Kaufmann
Per gli inquirenti il quadro probatorio è già completo: l’uomo avrebbe ucciso la compagna e la figlia, occultando i loro…
Per gli inquirenti il quadro probatorio è già completo: l’uomo avrebbe ucciso la compagna e la figlia, occultando i loro corpi nel parco romano
La richiesta della Procura: giudizio immediato per Kaufmann
La Procura di Roma ha deciso di accelerare i tempi sul caso dei delitti di Villa Pamphili, chiedendo il giudizio immediato per Charles Francis Kaufmann. Secondo gli investigatori, gli elementi raccolti nelle scorse settimane sarebbero più che sufficienti per portare l’uomo direttamente a processo, senza passare dall’udienza preliminare.
Una scelta che testimonia la gravità dei fatti e la solidità del quadro accusatorio.
Il ritrovamento dei corpi nel parco
Il 7 giugno i resti di Anastasia Trofimova e della piccola Andromeda erano stati rinvenuti all’interno del celebre parco romano, nascosti tra sterpaglie e vegetazione fitta. Un ritrovamento drammatico che aveva immediatamente indirizzato i sospetti su Kaufmann, l’uomo che avrebbe dovuto prendersi cura di loro.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Kaufmann avrebbe prima tolto la vita alla compagna e alla bambina, per poi tentare di liberarsi dei corpi nascondendoli nella vasta area verde di Villa Pamphili.
Le accuse e le aggravanti contestate
I magistrati di piazzale Clodio contestano all’uomo non solo il duplice omicidio, ma anche l’occultamento dei cadaveri.
Alla gravità dei fatti si sommano diverse aggravanti:
- motivi futili e abietti,
- minorata difesa,
- relazione affettiva con la compagna,
- discendenza nel caso della figlia Andromeda.
Un insieme di elementi che, se confermati, delineano un quadro accusatorio ancora più pesante.
Le indagini sui controlli precedenti
Parallelamente, gli inquirenti attendono la conclusione dell’indagine interna aperta dalla polizia in merito ai controlli effettuati su Kaufmann nelle settimane precedenti ai delitti.
Un procedimento iscritto come modello 45, cioè senza indagati né ipotesi di reato, avviato per chiarire se ci siano stati segnali trascurati o valutazioni da approfondire.
L’obiettivo è ricostruire ogni passaggio che ha preceduto la tragedia, per comprendere se qualcosa avrebbe potuto essere intercettato prima.
Un caso che scuote Roma
Il duplice omicidio di Villa Pamphili continua a scuotere l’opinione pubblica per la sua crudeltà e per il contesto familiare in cui si sarebbe consumato.
Con la richiesta della Procura, la vicenda entra ora in una fase giudiziaria cruciale che potrebbe portare rapidamente al processo.