Le Iene rivelato la verità sui fatti di Gubbio

In queste ultime settimane se ne sono sentite e lette di tutti i colori per quanto riguarda il caso di intossicazione alimentare a Gubbio. Il tutto, come riportano anche Le Iene, è partito da alcuni messaggi vocali su WhatsApp. Al loro interno si parlava di scene apocalittiche. Persona che, dopo essersi sentite male per aver mangiato del pesce crudo in un ristorante, avevano iniziato a sentirsi molto, molto male in mezzo al ristorante, nelle loro macchine e per strada. Allo stesso tempo giravano anche dei video e delle foto poco equivocabili ma che si sono rivelati del tutto falsi.

Michele Cordaro, inviato della trasmissione di Italia 1, è andato alla scoperta della verità. Giunto in città, infatti, ha intervistato prima i passanti per sapere se fossero a conoscenza della notizia. In seguito ha parlato con l’organizzatore del pranzo:

Eravamo circa 100. Il pesce era stato pescato da noi. Purtroppo una signora durante il pranzo ha avuto un malore. Poi il fratello ha avuto un altro malore. Però sono stati dimessi in serata con referti che non riconducevo all’intossicazione alimentare. L’Usl ha parlato di un calo di pressione.

Passeggiando per Gubbio, poi, si è giunti al ristorante dove è avvenuta l’intossicazione alimentare. Il proprietario ha affermato:

Abbiamo prestato il ristorante a questa associazione. Abbiamo cucinato alcune cose noi e altre le hanno portate da fuori. Questo forse è stato l’inghippo. Su 100 persone, 20/30 hanno avuti questi problemi di dissenteria. Assolutamente nessuna scena apocalittica. Uno era bagnato nella schiena perché era in stato confusionale, per via dell’incidente, e si era seduto su una fontana. Il carrozziere che ha portato via la macchina ha garantito che era pulita.

Infine il proprietario di un bar, detto Biscotto, che è stato protagonista di una foto fake, ha affermato di essere stato leggermente male. In poco tempo è tutto passato. Questa, quindi, è la verità sull’intossicazione alimentare a Gubbio. Il Sindaco, infine, farà di tutto per tutelare l’immagine della città. QUI il video.