Tutte donne, set in bianco e nero. Nessuna italiana. Ma la vera novità è l’assenza di nudo. Il fotografo Peter Lindbergh, che firma il suo terzo lavoro, ha detto: «Le preferisco vestite. Il nudo non serve più». Il fotografo cercherà di portare un nuovo modello di bellezza, senza super modelle mozzafiato. Si tratta di un elemento innovativo per il calendario Pirelli. Eppure proprio lui, in tempi non sospetti: gli anni Novanta, ha inventato dal punto di vista fotografico le prime top model. Tutta acqua passata.

Le località scelte per le fotografie sono Berlino, Londra, Los Angeles, Le Touquet e New York.  Le foto scattate a Times Squere convincono Peter Lindbergh a tal punto che ha detto: «Le considero tra le immagini più belle che ho scattato fino a oggi. Mentre la rincorrevo tra la gente di New York, pensavo: sto facendo una pazzia, non funzionerà. Lei era spaventata, io incerto del risultato: quando le ho riviste, la sera stessa, ho capito di aver prodotto foto incredibili».

Il primo calendario Pirelli è stato pubblicato nel 1963

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