Rico Femiano, il dominatore delle classifiche della musica neomelodica degli ultimi due anni, si esibirà in concerto sabato 30 settembre alle 21,00 al Palapartenope di Napoli.
C’è grande attesa tra i fan per lo show, durante il quale sono previsti duetti con ospiti a sorpresa.
“Il concerto nel palazzetto – racconta Femiano – per me è stato un po’ una sorpresa. È andato sold out in pochi mesi. Ho sempre sognato e sperato di esibirmi in un palazzetto come il Palapartenope”.
Intervista a Rico Femiano
Rico, lei è un’artista melodico, nelle sue canzoni racconta l’amore. Quanto c’è di lei, del suo intimo, nei suoi brani?
“C’è tutto di me, soprattutto quello che non si riesce a dire sempre con le parole”.
I suoi brani sono molto intensi. Lo scorso marzo è uscito il singolo Muore pe’ mme. Ce ne vuole parlare? Cosa rappresenta per lei questa canzone?
“Grazie per la precisazione. In realtà è il racconto di un amore difficile, tormentato, usando toni leggeri per collocarlo in una versione estiva. Dando così un ritmo latino al quale sono molto affezionato”.
Cos’è per lei la musica e cosa le ha insegnato?
“La musica per me è tutto! Mi ha insegnato soprattutto ad affrontare situazioni molto difficili, tenendo ben presente la mia meta: cantare!”.
Il concerto che terrà il 30 settembre al Palapartenope di Napoli si avvicina. Anche la tensione e l’emozione aumentano?
“Tantissimo (ride, ndr), però sono sereno perché ho preparato il concerto nei minimi dettagli e come l’ho sempre sognato, curandone tutti i particolari. Sarà un concerto vero e proprio con tantissime sorprese”.
Può svelare qualcosa in anteprima per i nostri lettori di Novella 2000?
“Certo, vi svelo una sorpresa: in anteprima, a mezzanotte, quasi alla fine del concerto farò ascoltare a tutti i presenti una mia nuova canzone, che uscirà contemporaneamente su tutte le piattaforme digital store, mentre il video ufficiale sarà su YouTube. Infine, volevo ringraziare il mio manager Pasquale Pennarelli e il mio caro amico Antonio Raio, che hanno permesso tutto ciò. E saluto te, Barbara, e tutti i lettori del vostro settimanale, perché ce ne sono davvero tanti in tutta Italia”.
a cura di Barbara Carere