Spettacolo

Karima: erede di Whitney Houston?

Matteo Osso | 13 Marzo 2017

Per alcuni il paragone potrà sembrare esagerato, per altri un clichè scontato: se non sei bionda con occhi azzurri e […]

Per alcuni il paragone potrà sembrare esagerato, per altri un clichè scontato: se non sei bionda con occhi azzurri e hai una voce, sei l’erede dell’irraggiungibile.
Nè uno né l’altro.
Si tratta di una semplice cronaca di fatti realmente accaduti.
Il luogo è il teatro Nazionale di Milano, la data è ogni sera alle 21 per un paio d’ore.
Il movente si chiama “the Bodyguard”, musical in cui Karima interpreta Rachel, personaggio che negli anni 90 consacrò al successo più totale la cantante americana, raccontando la storia d’amore tra Rachel Marron, star della canzone e Frank Farmer, tenebroso e scostante guardia del corpo che la salva dalle grinfie di un pericoloso stalker.
E se per una Whitney troviamo una Karima capace di farci alzare in piedi per applaudire un talento decisamente più maturo e consapevole di quello della ragazzina col vocione che ha raggiunto la popolarità nel talent Amici, per il Kevin Kostner ecco che riscopriamo Ettore Bassi, scelta felice e coerente, capace di interpretare il bello e inconsapevole con la stessa naturalezza che fu proprio di Kostner (molto prima che finisse a fare la pubblicità del tonno).
Una coppia affiatata e talentuosa per una storia collaudatissima eppure sempre capace di incollarci alla poltrona con dinamiche che -se pur note- non hanno perso un grammo di attualità e sono rese vive da interpreti che sembrano disegnati apposta per il ruolo che interpretano.
Non facile l’avventura di Wizard Productions, la cordata di produttori che ha creduto e veramente voluto realizzare un progetto tanto affascinante quanto pericoloso proprio per gli illustri precedenti che hanno fatto storia.
Ma a proposito di storia: quella d’amore tra Rachel e Frank è cosa nota… ma c’è un bacio, a fine spettacolo, che sembra quasi un momento desiderato e atteso al di là del copione…. Che sia nata una coppia?