La stagione parte in modo aggressivo e colpisce soprattutto i più piccoli, gli esperti segnalano una crescita anomala dei virus influenzali

La stagione è partita in netto anticipo. No, non parliamo di stagione sciistica o di piste da sci. Purtroppo la protagonista è lei, l’influenzale che irrompe con grande anticipo e sorprende medici e famiglie. Oltre 2,1 milioni di italiani risultano già a letto a causa delle infezioni respiratorie diffuse.

Secondo gli ultimi dati del sistema di sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità, la curva dei contagi cresce rapidamente e coinvolge con particolare intensità i bambini più piccoli.

I virus respiratori di stagione circolano con forza, dai Rhinovirus fino a SarsCoV2, ma nelle ultime settimane i virus influenzali mostrano un’accelerazione inattesa che cambia la percezione del rischio.

Gli epidemiologi sottolineano come una nuova variante del virus influenzale A/H3N2, chiamata subclade K, stia contribuendo ad anticipare la stagione di almeno tre o quattro settimane.

L’European Centre for Disease Prevention and Control conferma questa tendenza in tutta Europa, suggerendo un inverno impegnativo e alimentando indiscrezioni su possibili picchi già entro dicembre.

Molti pediatri segnalano un afflusso crescente negli ambulatori, mentre le scuole registrano assenze diffuse che pesano sull’organizzazione quotidiana.

Meglio vaccinarsi

I medici invitano alla prudenza e ricordano come la vaccinazione anticipata possa ridurre le complicanze, soprattutto per anziani, fragili e bambini, che rappresentano la fascia più esposta.

La sensazione diffusa è che la stagione invernale sia arrivato prima del previsto, con virus particolarmente aggressivi che mettono alla prova un sistema sanitario ancora affaticato dalle stagioni recenti.

Dario Lessa