Mario Orfeo è il nuovo direttore generale della Rai, nominato dal Cda dell’azienda di viale Mazzini dopo l’intesa in assemblea con gli azionisti nell’assemblea totalitaria. Orfeo ha preso il posto di Antonio Campo Dall’Orto che si è dimesso pochi giorni fa. Per la sua elezione sette i voti favorevoli, compreso quello della presidente Monica Maggioni, contrario solo Carlo Freccero. Il giornalista, che per ben due mandati ha diretto il Tg1, ha fatto il suo ingresso nella riunione del Consiglio d’amministrazione in corso a viale Mazzini per i primi adempimenti e l’assegnazione delle deleghe.

Con la nomina di Orfeo in Rai vince la meritocrazia perché viene nominato un professionista competente, che ha saputo dimostrare sul campo le proprie qualità. Da direttore del Tg1, in questi anni, ha traghettato l’informazione Rai verso ascolti record con punte del 27% di share nell’edizione delle 20 e con ben 10 punti netti di distacco dal Tg5.

Ad Orfeo in questi anni è stato affidato un compito abbastanza complesso: riorganizzare il Tg1 e conferire a quel tiggì la leadership che ha sempre avuto nel panorama televisivo, ma che aveva perso negli ultimi tempi. Orfeo è riuscito a centrare l’obiettivo nei due mandati da direttore: nuovi volti alla conduzione, nuovo studio – tra l’altro costato pochissimo (per la sigla lo stesso direttore ha ricordato di aver usato risorse interne), nuova impostazione generale che è piaciuta così tanto gli italiani da premiare il suo lavoro con ascolti sempre alti. Questa è stata la ricetta vincente. Ma il dato ancora più importante è che l’ex direttore del Tg1, in questi anni, è stato costretto ad affrontare temi molto delicati come i numerosi attentati terroristici in tutto in mondo per opera dell’Isis. Una prova del fuoco superata brillantemente. Il Tg1 è stato sul pezzo, come si dice in gergo: merito di questo direttore, di origini napoletane, che ci conosce bene descrive come un vero stakanovista. E’ il primo ad arrivare in ufficio e l’ultimo ad uscire quando è sera. Possiamo testimoniarlo anche noi: ci è capitato di essere a Saxa Rubra, il più grande centro televisivo della Capitale, e di incontrarlo già intorno alle 7.30 del mattino. Ultimamente, Orfeo ha anche cambiato look: è dimagrito 18 chili ed è in perfetta forma. Pronto per un’altra sfida. Stavolta ai piani alti di viale Mazzini, dove c’è il cavallo: simbolo da sempre della Rai.

Con il suo arrivo alla direzione generale si apre un’altra partita, legata alla poltrona (ambitissima) da direttore del Tg1. In pole ci sarebbero Andrea Montanari, per anni quirinalista, e Antonio Di Bella (direttore di Rainews), che tra un anno dovrebbe andare in pensione. Chi la spunterà? E’ solo questione di ore.

 

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