Noi italiani ci mettiamo secoli a selezionare le carni migliori: la fassona piemontese, la chianina toscana… E poi arriva lui dalla norvegia e con un colpo di instagram fa piazza pulita di tutte le massaie d’Europa.

Di chi sto parlando? Matte Lasse: il manzo norvegese più famoso della rete, che sta spopolando anche nelle televisioni e presto temo invaderà il Bel Paese come le zanzare a giugno sui navigli.

Ingredienti della ricetta: 200 cm di robustissima e marmorea carne norvegese, lunga chioma color del miele e due occhi laser color del cielo d’estate.

Vallo a spiegare all’italiano medio, che sta tranquillamente sotto il metro e ottanta, che con dieta e palestra si puo’ fare tutto. Qui, cari miei è la natura ad essere stata ingiusta. E lui, con l’innocente angelica faccia da maschiaccio, ci ha messo il carico da 90 punti: è ufficiale della marina norvegese.

Allora ditelo.

Amici maschi, se questa è la musica, meglio non ballare.

Centocinquantaduemila follower su instagram, un profilo fatto praticamente solo di selfie nelle seguenti declinazioni: sorriso bastardo in bianco e nero, sorriso gattino a colori, vento tra i capelli, capelli al vento, capelli selvaggi, capelli fior di lepre. Riesce a stare bene perfino con lo chignon!

Raramente l’obiettivo lo cattura al di sotto de pomo d’Adamo, ma nelle occasioni in cui accade, è una Caporetto per l’intero genere maschile: addio bronzi di Riace, addio sculture del Canova.

Sembra non avere amici nè vita sociale, a giudicare dalla totale solitudine che lo circonda. Certo, la Norvegia non è Rio de Janeiro, ma il sospetto che ci sia del marketing dietro la scelta di proporsi sempre come una specie di eroe solitario intento a sfidare le ire degli dei con un grido simulato e un digrignare di denti è quanto meno legittimo.

E poi è buono. Ah, se è buono. Si intrattiene con cani volpini e riflette guardando l’orizzonte travolto da un misto di romanticismo e nostalgia.

Sarà la mia tutta invidia? Assolutamente SI! Fatto sta che nel web è una vera star e che cominciamo a intravedere le prime ospitate televisive.

Ma la domanda è: CHISSA’ SE SA FARE IL RAGù BUONO!?

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