Le parole di Kekko dei Modà

A 10 anni dalla loro ultima partecipazione al Festival di Sanremo, quest’anno i Modà sono tornati all’Ariston, con un brano che sta già emozionando il pubblico, Lasciami. Proprio in questi minuti, nel corso della conferenza stampa con la band, Kekko Silvestre, leader del gruppo, ha parlato della nascita del brano e del ritorno sulle scene musicali, dopo aver vissuto un lungo periodo di depressione. Il cantante ha rivelato alcuni retroscena legati a questo momento difficile, e in merito ha affermato:

“Il periodo più difficile della mia vita, quello in cui mi ritrovavo a letto e non riuscivo neanche ad alzarmi. Un momento in cui avevo escluso il palco totalmente dalla mia vita, non riuscivo nemmeno a pensare al palco. Invece ieri sera dal dietro le quinte ho pensato a rimettermi in gioco. Ieri c’è stato un punto di svolta nella mia vita. È stato veramente “il primo giorno senza te”, come dice la canzone. Quando l’ho scritta non sapevo ancora se sarei riuscito ad affrontare una paura così grande. Io ero terrorizzato, non dormivo la notte, sognavo di salire lì sopra e fare scena muta. Prima di salire sul palco mi è passata davanti questa cosa. Ma dovevo tornare a rimettermi in piedi e sono contento”.

Ma non è finita qui. Proseguendo il suo discorso, Kekkò Silvestre dei Modà ha rivelato cosa lo ha fatto rinascere dalla depressione, e in merito ha affermato:

“La mia rinascita è stata la cura farmacologica, inizialmente. A me la depressione ha preso a livello muscolare perché la reprimevo, non capivo di essere depresso e il mio corpo mi ha bloccato le gambe. Ho ricominciato a camminare dopo le prime settimane di cura. Ma i farmaci non bastano, devi anche metterci la buona volontà tua. A distanza di nove mesi ho cominciato a mettere il primo obiettivo, di tornare sul palco nel maggio 2022. Tutti i giorni facevo piccoli passi per ritrovare l’entusiasmo, ma non è stato facile. […] Ne esci mettendo sempre nuovi obiettivi nella tua vita, alzandoti dal divano. Quando sentivo mia figlia che mi chiedeva perché non andassi alla comunione o feste mi faceva male”.