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Paolo Virzì pensa alle Notti Magiche dopo la separazione da Micaela Ramazzotti

Niccolo Maggesi | 16 Novembre 2018

Paolo Virzì intervistato da Visto a pochi giorni dalla separazione da Micaela Ramazzotti. Il regista livornese è tutto preso dall’ultimo […]

Paolo Virzì intervistato da Visto a pochi giorni dalla separazione da Micaela Ramazzotti. Il regista livornese è tutto preso dall’ultimo film Notti Magiche.

Non pensa ad altro, almeno di fronte ai microfoni di chi lo ha sentito a poche ore dalla circolazione della notizia sulla sua rottura dalla moglie. Paolo Virzì sembra cioè completamente concentrato sull’uscita dell’ultimo film, Notti Magiche. Il resto è confinato nel privato delle mura domestiche.

Il regista livornese, che da due mesi si vociferava non vivesse più con Micaela Ramazzotti, ha ricevuto dalla moglie la richiesta di separazione legale. E’ ufficiale, ormai la coppia è scoppiata.

Ma mentre sui giornali i pettegolezzi in tal senso si rincorrono, specie dopo l’uscita di certe foto che denuncerebbero l’avvicinamento della Ramazzotti a Gabriele Muccino, Virzì distoglie mente e sguardo da tutto con il lavoro.

Sulle colonne del settimanale Visto, diretto da Roberto Alessi, il regista ha illustrato concepimento e genesi della sua ultima opera cinematografica Notti Magiche. All’origine del film – spiega Virzì – c’è l’Italia degli anni Novanta fatta del fermento creativo dei grandi sceneggiatori e registi. Chiedendogli di rievocare che tipo di paese fosse quello e in che cosa si distinguesse da oggi, Paolo Virzì lo dipinge così:

“Roma, come l’Italia, era sporca e corrotta, il Colosseo era nero di fuliggine perché non era ancora stato restaurato e veniva usato come spartitraffico. Piazza del Popolo e piazza Navona erano giganteschi parcheggi. Negli anni la città è cambiata molto, così l’Italia. Sono arrivate le Ztl, poi le ristrutturazioni dei palazzi storici. Oggi siamo di nuovo alle prese con il degrado e percepisco una rabbia, una incompetenza, un’arroganza diverse e ancora più preoccupanti”.

Paolo Virzì: le notti magiche del cinema anni Novanta

Paolo Virzì Notti Magiche Visto n. 47

(c) VISTO n. 47 – 14 Novembre 2018

L’esigenza di raccontare quel mondo gli è venuta a seguito della drammatica perdita di una delle grandi personalità dell’epoca.

“Questo film lo custodivo nel cassetto da moltissimo tempo. Ma la determinazione per realizzarlo credo mi sia venuta quando è venuto a mancare un maestro come Ettore Scola, due anni fa. Allora mi sono detto: devo riprendere la lezione di quei grandi, raccontarli e, come avrebbero certamente voluto loro, anche ‘sfotterli’ un po’”.

L’ironia verso certi mostri sacri del mondo dello spettacolo verrà da due giovani aspiranti sceneggiatori, protagonisti del film di Paolo Virzì Notti Magiche. E a proposito di quei giovani affascinati dal cinema che all’epoca ebbero la fortuna di penetrare in quel contesto di notti magiche, Virzì ricorda quanto essi mitizzassero chi pur essendo un genio era anche un uomo come un altro. Ai giovani d’oggi, invece, il regista dà il seguente consiglio:

“Quello che mi diede uno dei maestri per cui lavorai tantissimo, Furio Scarpelli. Lui diceva ‘Guardate fuori dalla finestra’. Ecco, non guardate nel proprio ombelico o sullo schermo del vostro smartphone, ma cercate di guardarvi intorno”.

Notti Magiche è un film di Paolo Virzì scritto con Francesca Archibugi e Francesco Piccolo. Nel cast, tra gli altri: Andrea Roncato, Ornella Muti, Giulio Berruti, Paolo Sassanelli, Giulio Scarpati e Giancarlo Giannini.