Bove Novella 2000 n. 27 2022

NEWS

Il piacere di piacersi con Piefrancesco Bove: carbossiterapia e cellulite

Redazione | 22 Giugno 2022

Una terapia tutta made in Italy per rigenerare e curare la pelle oltre a intervenire su una patologia diffusa come la cellulite

Carbossiterapia contro la cellulite

La terapia con anidride carbonica (CO2), carbossiterapia, ha subito un’evoluzione sostanziale nel corso degli anni. Dal suo primo impiego agli inizi degli anni ’30 come terapia termale delle patologie vascolari, al suo esordio in medicina estetica negli ultimi vent’anni per il trattamento di adiposità localizzata, PEFS (quella che comunemente viene chiamata cellulite) e rassodamento cutaneo: i progressi tecnologici e tecnici sono stati radicali.

I crescenti benefici e la sua versatilità a livello terapeutico, l’hanno resa poi una vera e propria metodica evergreen della medicina estetica non invasiva.

In quest’ambito infatti le azioni del gas iniettato sottocute sono ormai molteplici. Esse riguardano il microcircolo, il tessuto adiposo, la riattivazione del metabolismo cellulare e la cute.

Nello specifico, l’azione sulla circolazione si sviluppa con una vasodilatazione arteriolare di tipo attivo, attraverso un’azione diretta della CO2 sul miocita vascolare e un meccanismo mediato simpaticolitico. Di conseguenza si osserva un aumento della velocità del flusso sanguigno e la riapertura dei capillari chiusi per effetto meccanico, una riattivazione dei capillari malfunzionanti e l’aumento della percentuale di ossigeno nei tessuti. Tutto ciò migliora lo stato di malattie come edemi flebostatici ed ulcere di varia natura.

Effetti lipoclasici

Per il compartimento adiposo parliamo invece di un effetto lipoclasico (cioè rottura delle cellule di grasso) diretto, legato all’azione meccanica del flusso del gas nell’ipoderma senza danno a carico degli altri tessuti, e di un effetto lipoclasico indiretto, legato alla capacità del gas di aumentare la biodisponibilità dell’ossigeno per le attività metaboliche dell’adipocita, tra cui i processi ossidativi degli acidi grassi.

La carbossiterapia migliora in generale l’aspetto della pelle. Essa infatti risulterà più tonica, più compatta e più luminosa grazie all’aumento del flusso sanguigno, all’ossigenazione dei tessuti e all’azione sul fibroblasto (la cellula in grado di produrre collagene e fibre elastiche).

Una metodica, dunque, estremamente efficace e non rischiosa per la salute. Questo perché poiché l’anidride carbonica è un normale metabolita cellulare, atossica, batteriologicamente pura e non provoca alcuna embolia.

Massima efficacia, zero fastidi

Il limite evidente di questa metodica è legato a una sgradevole sensazione di fastidio e dolore fugace avvertita dal paziente durante l’insufflazione del gas.

Dalla volontà, dunque, di rendere il trattamento interamente confortevole e indolore per il paziente, trovando una regolazione del flusso del tutto no pain nasce l’innovativo metodo del dottor Pierfrancesco Bove brevettato dalla Wavemed srl. L’azienda ha sviluppato un ritmo sinusoidale di erogazione del gas che stimola i nocicettori sottosoglia inibendo la trasmissione di segnali dolorifici sino al cervello.

Un avanzato sistema di gestione del flusso controlla e regola l’effettiva insufflazione di CO2 nei tessuti. Esso consente un’erogazione a bassi e alti flussi (da 5cc/min sino a 600 cc/ min).

Assenza di fastidio e affidabilità sono inoltre garantite dalle tre nuove modalità SOFT. Queste permettono di modulare lo stimolo recettoriale e rendere ulteriormente più confortevole il trattamento.

a cura di Pierfrancesco Bove