Barbara Fabbroni Scuola di Seduzione Novella 2000 n. 41 2019

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A Scuola di Seduzione con Barbara Fabbroni: mamme e figlie

Niccolo Maggesi | 3 Ottobre 2019

Nel nuovo appuntamento con la Scuola di Seduzione di Barbara Fabbroni su Novella 2000 si parla di madri e figlie: […]

Nel nuovo appuntamento con la Scuola di Seduzione di Barbara Fabbroni su Novella 2000 si parla di madri e figlie: ecco come comportarsi.

Come ogni settimana, anche questa settimana appuntamento con la Scuola di Seduzione di Barbara Fabbroni. Nel nuovo numero di Novella 2000 in edicola da mercoledì 2 ottobre 2019 la psicologa si occupa di madri e figlie. I termini della questione sono su come sia meglio impostare il rapporto famigliare e quali conseguenze abbia un’impostazione errata dello stesso.

Secondo l’opinione della Fabbroni, infatti, l’epoca moderna ha generato una confusione non da poco nelle relazioni familiari, capovolgendo in alcuni casi i ruoli di madre e figlia. Bisogna invece arginare questo pericolo, evitando di snaturare l’interazione tra genitore e generato.

Il nostro settimanale individua come esempio di rapporto che trascende e rielabora i tradizionali confini di madre e figlia, quello tra Ornella Muti e Naike Rivelli. Ma scopriamo meglio qual è la posizione di Barbara Fabbroni con qualche estratto dal nuovo intervento in Scuola di Seduzione su Novella 2000.

Scuola di Seduzione, Barbara Fabbroni su madri e figlie: “Non stravolgiamo la natura dei ruoli”

“Il rapporto con la propria madre è una relazione speciale che ha inizio nove mesi prima della nascita. Già lì, nell’utero che accoglie e nutre si organizzano le prime basi della relazione. Poi, con l’arrivo nel mondo della vita, la madre è la base sicura, lo specchio che riflette ciò che lei pensa della sua creatura, quello specchio che permette alla figlia di costruire la sua identità

Fintantoché una bimba è piccola la cosa è più semplice. Poi, quando cresce e arriva nella pre-adolescenza le cose si complicano. Molte madri vedono nelle figlie potenziali amiche, vogliono entrare nella loro vita, conoscerne i segreti, condividerne le perturbazioni. Ma una madre deve portare rispetto alle metamorfosi che la crescita e soprattutto l’adolescenza offre, restando salda nel suo ruolo di madre ristoratrice, accogliente, utilizzando la sua autorevolezza là dove serve. Questo permetterà uno sviluppo sano e un rapporto con se stesse e la vita soddisfacente. La giovane che sta incamminandosi verso un’età adulta avrà così la possibilità di avere una guida solida cui attingere nel momento del bisogno.

Purtroppo, però, ci sono mamme che creano con le proprie figlie un rapporto di amicizia così che il ruolo genitoriale viene archiviato a vantaggio di un’errata modalità di stare in relazione. Al tempo stesso ci sono madri che ricercano nelle figlie quella complicità che troverebbero in un’amica

Come arginare la confusione dei ruoli

Oggi… c’è una grande confusione di ruoli, non si sa più chi è madre e chi è figlia. Assistiamo a madri che si comportano come adolescenti e figlie adolescenti che devono fare da madre alla loro madre, imbarcate in un momento di furore per un amore ‘giovanissimo’ conosciuto non si sa dove, oppure intrappolate in una separazione all’ultimo sangue, o semplicemente perché non si arrendono al passare del tempo, tanto da vestire i panni della ventenne.

Così il ruolo della madre che dà regole, consigli, suggerimenti si è completamente snaturato a favore di un rapporto amicale che confonde i vari piani relazionali, che crea terreno fertile per perdersi in un luogo non luogo, dove non si hanno radici… Per una crescita e uno sviluppo sano, equilibrato, armonioso non bisogna confondere i ruoli“.