Studio Resente: dopo il Covid anche la guerra? C’è bisogno di leggerezza!
Alessandro Resente e l’opinione su TV e attualità, tra pandemia e guerra in Ucraina. Risentiremo delle colpe del Governo Draghi?
L’augurio per una TV diversa
Guerra, guerra, guerra! Dopo due anni di Covid dove tutti i Tg erano dedicati alla pandemia, dove nelle varie trasmissioni di politica e anche nei talk show non si parlava d’altro, adesso tutto è incentrato sulla guerra! E quello che è straordinario, è che i vari ospiti sanno tutto. Prima di Covid, adesso di guerra. E poi fanno certe figuracce! Almeno si preparassero!
La domenica, poi, per chi resta a casa e cerca di vedere in TV qualcosa di leggero, si trova a subire una Domenica In che per metà viene dedicata alla guerra. Scusate, ma non è un programma di intrattenimento? Metà pomeriggio invece è incentrato su questo argomento, e l’altra metà è con i soliti ospiti, che raccontano sempre le stesse cose!
Ma con tutti i personaggi che si possono intervistare, perché sempre gli stessi? Al massimo troviamo qualcuno che interviene solo per promuovere un nuovo film o disco, vedi Shel Shapiro, recuperato da chissà chi. Ma non sarebbe il caso di tornare a una TV di maggiore qualità? Perché i dati mi danno ragione, in quanto le persone stanno abbandonando la Rai e anche le altre TV nazionali. Non si registrano più gli ascolti di una volta!
Basta con gli stessi programmi, creiamo qualcosa di nuovo e anche di intelligente. Essere un programma di inrattenimento non significa essere di basso livello! Ad esempio Catherine Spaak, mancata da pochi giorni, aveva caratterizzato la sua presenza con una classe che ha lasciato il segno, e il suo Harem sarebbe ancora un programma di successo.
Poi in questi giorni c’è stato anche il tributo a Carla Fracci alla Scala. Perché non è stato passato in diretta? Ma vi ricordate quanto ha fatto Vittoria Ottolenghi con la sua trasmissione al sabato dedicata alla danza? No, adesso tutto è gestito per non far crescere e cercare di indottrinare…
Draghi alla NATO?
Le persone comuni ormai non ne possono più. Dopo una giornata di lavoro tornano a casa e cercano un po’ di relax, invece tutti a discutere e a parlare di guerra! Ma qualcuno lo deve ben capire che gli Italiani hanno ben altri problemi, e che pretenderebbero che i soldi – i nostri euro, caro Draghi – invece di destinarli a sovvenzionare armi fossero destinati a sostenere le famiglie.
Sì, questo è quello che vogliono le persone. No. Invece solo guerra, la pandemia continua… Ci sono molti casi, sicuramente più di quelli certificati, ma adesso bisogna ancora una volta strumentalizzare l’informazione? Invece i problemi che graveranno sull’Italia sono molto pesanti, e addirittura le banche di certificazione ritengono che il nostro Paese sarà quello che subirà più di tutti le scelte del tutto errate del Presidente del Consiglio Draghi.
Sembra che tutto quello che sta facendo sia propedeutico alla sua nomina al vertice della Nato. Ecco che allora ben si spiegano le sue scelte, che erano difficili da capire perché estreme e addirittura più dure rispetto agli altri membri importanti dell’Unione Europea, che con Putin hanno cercato sempre di dialogare.
Mi piacerebbe – ma in maniera seria – che fosse quantificata la perdita economica conseguente alle scelte di Draghi, e quanto abbiamo speso, per capire ancora una volta chi ci ha guadagnato!
I meriti del Presidente
Siamo nel 2022, e la trasparenza deve essere un elemento base nel rapporto con i cittadini, visto oltretutto che non nasce da un voto popolare, ma una scelta fatta dal Presidente Mattarella! Non solo questo non lo fa, ma addirittura in una delle sue ultime interviste (che sa molto di concordato), si vanta dei successi ottenuti dal suo Governo!
Fortissimo, gli Italiani li vedono come sconfitte o problemi, e lui li vede come successi! Mitico, vorrei avere io la sua presunzione! Arriva ad attribuirsi i meriti della crescita economica del 2021. Ma dopo un 2020 con le chiusure e tutte le conseguenze che la pandemia ha comportato, sarebbe quasi stato impossibile un’ulteriore contrazione!
Voleva dire la fine! Ma possibile che nessuno dei grandi giornalisti abbia il dovere morale, nei confronti dei propri lettori, di controbattere a certe affermazioni? Il Presidente Draghi invece non spiega lo scenario che ci attende nei prossimi mesi, con la minaccia della recessione e con un’inflazione crescente. Ormai lo scopriremo a fine anno dove arriveremo…
Si continua a celare la verità e si concentra tutto su un argomento che agli Italiani che vanno a fare la spesa proprio non interessa. E poi mi piacciono i dati che vengono forniti sull’incremento dei prezzi… Sempre ridotti rispetto a quelli effettivi che ti trovi quando vai a fare acquisti.
Si è veramente creata una catena di omertà, che non racconta, vuole illudere, quando i problemi ci sono.
Danni e privazioni del Governo
Nel mio affrontare la vita ho sempre detto che se c’è un problema, c’è anche una soluzione. Il governo Draghi che – per essere chiari – poco ha fatto (pandemia gestita male, Pnrr non predisposto per proteggerci e stimolare la crescita ma costruito sotto i dettami dell’Europa, politica della guerra non in linea con quanto richiesto dagli Italiani) ancora una volta sta dimostrando come non gli interessi per nulla di noi e del nostro Paese, ma sia tutto guidato da altri e dalla Comunità Europea.
Nella sua intervista della domenica di Pasqua è arrivato a dire (forse dopo aver letto il mio ultimo intervento in cui lo invitavo a recarsi nei mercati rionali e nei supermercati) che ama incontrare le persone e capire i loro bisogni! Ma dove? Che cosa ha fatto, se non ha protetto neppure il potere d’acquisto rendendo tutti più poveri? E rimango sorpreso da come certi partiti, che dovrebbero essere più vicino al “popolo”, proprio non facciano e non propongano nulla.
Adesso si sta ventilando addirittura un contingentamento del riscaldamento, e forse anche del condizionamento. Ma perché io devo subire per delle scelte non mie e che non nascono da decisioni del popolo? Perché dobbiamo noi subire per i danni provocati da questo governo! Avrò il diritto di lavorare e far lavorare in un ambiente con la giusta temperatura? E quando torno a casa, dopo aver lavorato tutto il giorno, potrò trovare un conforto tra le mura domestiche? Perché si è permesso di provocare tutti questi danni e creare questa situazione assurda? Poi, visto che non l’ho trovato, mi piacerebbe sapere quanto andremmo a pagare il gas alle nuove nazioni che ce lo forniscono, dato decisamente interessante…
Comunque gradirei che tutti i parlamentari facessero una riflessione sulla situazione che ci attende, valutando se questa sia in sintonia con il mandato ricevuto dagli elettori, se abbiano fatto l’interesse dell’Italia o se possono ancora gridare “SONO ORGOGLIOSO DI ESSERE ITALIANO”.
a cura di Alessandro Resente