La storia di Beatrice a Tu si que vales

Ieri sera a Tu si que vales non ci si è soltanto divertiti grazie a Joey Di Stefano e Rina che hanno fatto ballare “Bellissima” di Annalisa a tutto il cast. C’è stato anche spazio per venire commossi dalla fumettista albina e affetta da autismo Beatrice Tassone. Lei è una ragazza di 19 anni amante del Giappone, per tale ragione ha esordito salutando i giudici in questa lingua.

Ma come mai si è presentata nel programma? Il suo obiettivo è stato quello di raccontare la sua storia tramite un manga. La prima tavola che ha mostrato è stata quella riguardante la sua infanzia. I suoi genitori hanno notato dei comportamenti “anomali” in quanto non parlava molto e tendeva a isolarsi dagli altri bambini.

Dopo una serie di test le è stato diagnosticato l’autismo a 3 anni: “L’autismo è un modo di essere, secondo il mio modesto parere“. Beatrice ha proseguito raccontando al pubblico di Tu si que vales quanto possa essere dannosa una mancanza di informazioni. Poi è passata al bullismo subito:

“Questa tavola rappresenta il bullismo, l’età delle medie che è particolare, ma non è solo la scuola, ma anche il mondo di fuori dove non c’è informazione e il diverso non viene capito.

Con la consapevolezza di adulta so spiegare questa mia condizione rispetto a quando ero bambina, l’informazione aiuta a rendere il mondo più inclusivo, sicuramente prima o poi con tanta informazione si potrà raccontare della mia fantastica combo”.

I giudici di Tu si que vales l’hanno ringraziata per avere parlato della sua storia. Gerry Scotti ha affermato: “Nessuno è stato bravo come te a raccontarmi come ci si sente“. Maria De Filippi ha apprezzato il suo coraggio. Beatrice, infine, si è detta orgogliosa di chi è e tutti in studio si sono commossi.

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