Gina Lollobrigida shock a Porta a porta: “Ho subito due violenze”

Francesco Fredella | 9 Novembre 2017

Gina Lollobrigida, attrice di fama internazionale, è stata ospite di Bruno Vespa e del suo Porta a porta con ascolti […]

Gina Lollobrigida, attrice di fama internazionale, è stata ospite di Bruno Vespa e del suo Porta a porta con ascolti record che hanno toccato il 17 % circa di share). La Lollo, che ha vinto il primo David di Donatella con il film “La donna più bella del mondo”, ha parlato anche del caso Hollywood e delle molestie nel mondo del cinema.

“Anche io le ho subite, anzi di più, e non ho denunciato”, ha detto Gina Lollobrigida che ha trovato il coraggio di unirsi al coro di denunce, anche se non fa i nomi di chi le ha usato violenza. “La prima volta avevo 19 anni, andavo ancora a scuola -ha raccontato a Bruno Vespa – della seconda meglio non parlare…”.

La rivelazione choc per l’attrice oggi novantenne arriva con la richiesta di commentare il profluvio di denunce seguite in tutto il mondo allo scoppiare dello scandalo Weinstein: “Un commento su quello che sta accadendo? Credo che avrebbero dovuto denunciare per tempo ma non hanno avuto il coraggio”, risponde in prima battuta la Lollo. Che poi a sorpresa aggiunge: “Ma neanch’io l’ho avuto…”. Vespa le chiede allora quante persone avrebbe potuto denunciare. “Due – risponde lei – e avrebbero perso entrambe il lavoro. Uno straniero e uno italiano”. Sono stati dei molestatori pesanti? “Quando la molestia non è molestia ma è di più..non la puoi eliminare, rimane dentro e condiziona il tuo carattere, le tue azioni sono sempre soggette a questo ricordo”, risponde ancora l’attrice. “La prima volta ero innocente non conoscevo l’amore, non conoscevo niente. Quindi era grave. E la persona era molto conosciuta. Avevo 19 anni, andavo ancora a scuola. Della seconda è meglio non parlare.. non li ho denunciati per non rivelare una cosa mia.. ma erano due cose abbastanza gravi. La seconda volta ero già sposata cominciavo a fare il cinema”. (Fonte Ansa)

 

Gina è Gina. Ed è acclamata ovunque.  Quando arriva si srotolano tappeti rossi e gli applausi durano minuti e minuti. In Russia, in America, in Inghilterra o in Germania decine e decine di giornali parlano di lei, dei suoi film e i suoi libri (che raccontano la sua arte) sono stati stampati in tantissime lingue diverse dall’italiano. Lei, ci assicura, di volerne scrivere ancora cinque. E conoscendo la sua energia pensiamo che sarà realmente così.

Il cinema ha iniziato a farlo per caso. Non era affatto nei suoi programmi. Gina Lollobrigida avrebbe voluto dedicarsi all’arte (pittura, scultura e canto), ma invece la vita le ha riservato ben altro. «Alla fine ho avuto successo con i film», ha raccontato la famosissima attrice in una serie di intervista esclusive che Novella2000 sta pubblicando ogni settimana. La Lollo ci ha raccontato tutta la sua vita. E vi possiamo assicurare che si tratta di una vita sempre vissuta al massimo.

Dalla fame alla fama: Gina, che è stata la prima in assoluto a ricevere nel 1956 il David di Donatello con il film La donna più bella del mondo (diretto nel 1955 da Robert Z. Leonard), ha vissuto la sua giovinezza tra la miseria del dopoguerra ed ha iniziato a fare cinema per portare i soldi a casa.  «Nel dopoguerra bisognava guadagnare per andare avanti. Mio padre aveva una piccola industria di mobili e con la Seconda Guerra Mondiale perse tutto. Eravamo in preda alla miseria. Quando ho iniziato a fare cinema non sapevo nemmeno che sarebbe diventata una vera e propria arte. Quando ci siamo trasferiti a Roma dal paese dove sono nata, Subiaco, mi sono iscritta all’Accademia di Belle Arti e per mantenermi agli studi giravo per locali disegnando caricature col carbonino o facendo i ritratti dei soldati americani. Pensate che un disegno finì persino su Topolino. Poi posavo per alcuni fotoromanzi con lo pseudonimo di Diana Loris. Ho sempre lavorato e mi sono guadagnata tutto per poter vivere», ci svela la divina Lollo.

 

 

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