
Giampiero Mughini costretto a vendere tutti i suoi libri: “Non ho risparmi, in TV non mi chiamano”
Il momento difficile di Giampiero Mughini
In un’intervista a Il Foglio, Giampiero Mughini ha confessato di essere in difficoltà economiche: “Non mi chiamano più in TV, vendo la mia collezione di libri per vivere”. Il giornalista ha raccontato il momento difficile che sta attraversando.
Giampiero Mughini: “Non ho risparmi”
Volto noto del giornalismo e della televisione, Giampiero Mughini ha confessato in un’intervista a Il Foglio di trovarsi in difficoltà economiche. Questo l’ha costretto a prendere una scelta: vendere parte della sua collezione di libri, composta da circa 25.000 volumi.
A 85 anni, dopo una carriera passata tra programmi televisivi, dibattiti e libri, Mughini si ritrova oggi dimenticato dal mondo della TV e costretto a ad agire in un modo che mai avrebbe voluto: “Non c’è più nessuno che mi proponga un lavoro. Da quando sono stato male hanno smesso tutti di chiamarmi. Venderò i libri”, ha raccontato.
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Nella sua collezione ci sono prime edizioni di autori come Pavese, Calvino, Campana, Gadda, Sciascia, Fenoglio, Pirandello, Bassani, Moravia, Bianciardi, Montale e Ungaretti.
“Mi viene strappata l’anima. Nella vita non ho saputo mettere niente da parte, tranne i miei libri”, ha detto amareggiato. Una collezione che ha curato con amore per tanto tempo e che ora rappresenta l’unico modo per affrontare le spese quotidiane.
Il giornalista non ha di certo nascosto la delusione per l’abbandono del mondo televisivo, un tempo fonte di notorietà e sostegno economico: “È stata divertente, quella stagione davanti alle telecamere. Non mi chiamano più: pazienza, forse non avrei retto un altro reality. Ma i talk sì, quelli mi mancano”.
E sugli amici conosciuti nei corridoi nel mondo dello spettacolo: “Che fine hanno fatto gli amici della televisione? Sono tutti evaporati. Ma ti assicuro che mi sono consolato benissimo. Amici non lo erano”.
Mughini, che oggi combatte anche con una malattia degenerativa, non perde completamente il sorriso: “Io, per dirti la verità, sono stato peggio un anno fa. Adesso sto migliorando, per fortuna. Faccio fisioterapia. A me piace moltissimo fare la televisione. Ti chiedono X, tu rispondi Y, e intanto ci sono migliaia di persone che ti guardano negli occhi mentre parli”.
Dopo queste sue parole ci sarà qualcuno in grado di tendergli la mano?