Il BNPL è diventate un’abitudine quotidiana per milioni di italiani.

Il ricorso al Buy Now Pay Later si è progressivamente radicato nelle abitudini di spesa degli italiani, trasformandosi da soluzione di nicchia per pochi utenti digitali a pratica diffusa e trasversale. Nel giro di pochi anni questo sistema di rateizzazione a zero interessi ha conquistato il settore dell’e-commerce e, sempre più spesso, anche i negozi fisici. Transazioni in aumento, un numero crescente di operatori e una platea di utenti sempre più vasta hanno spinto le istituzioni europee ad accelerare sulla regolamentazione del settore. È in questo contesto che, dal 2026, entrerà in vigore la nuova normativa UE che ridefinisce i criteri di trasparenza e tutela sia per i consumatori sia per gli operatori finanziari.

La promessa di zero interessi e zero costi

Il mercato del BNPL ha beneficiato di un mix di fattori favorevoli. Ad esempio la digitalizzazione dei pagamenti, l’inflazione crescente che spinge a gestire meglio la liquidità, e una maggiore propensione alla flessibilità nelle modalità di acquisto. La promessa di zero interessi e zero costi apparenti ha reso il meccanismo particolarmente attrattivo per i giovani adulti. Lo stesso vale anche per fasce di popolazione più mature che hanno trovato in queste formule una risposta immediata alla necessità di distribuire le spese nel tempo. L’espansione dell’offerta, con player fintech affiancati da istituti bancari tradizionali e piattaforme di e-commerce, ha contribuito a consolidare una fiducia che ha sostenuto la crescita del settore.

Maggior accuratezza sull’affidabilità creditizia del cliente

La nuova normativa europea nasce proprio dall’esigenza di mettere ordine in un mercato così dinamico. Dal 2026 i servizi Buy Now Pay Later verranno inclusi nel perimetro della direttiva sul credito al consumo, con obblighi più stringenti per gli operatori. Le società che offrono pagamenti a rate dovranno effettuare valutazioni più accurate sull’affidabilità creditizia del cliente. Inoltre dovranno garantire maggiore trasparenza su condizioni e costi, e mantenere un livello informativo più chiaro su eventuali penali in caso di ritardi nei pagamenti. Si tratta di un cambiamento che mira non solo a evitare situazioni di sovraindebitamento, ma anche a ristabilire un equilibrio competitivo tra i diversi attori del mercato del credito.

Per i consumatori questo significa maggiore tutela e consapevolezza nelle scelte di acquisto. Le informazioni dovranno essere presentate in modo più accessibile, così da permettere valutazioni rapide ma informate. L’impatto sulle aziende, invece, potrebbe variare a seconda della loro struttura. Le fintech più consolidate sono già abituate a standard elevati, mentre per gli operatori più piccoli l’adeguamento normativo potrebbe comportare investimenti significativi in tecnologia, compliance e gestione del rischio. Tuttavia, una regolamentazione chiara può favorire un contesto più solido e affidabile, riducendo comportamenti opportunistici e garantendo una concorrenza più trasparente.

Il Buy Now Pay Later rimane uno strumento destinato a mantenere un ruolo centrale nelle preferenze degli italiani, soprattutto in un periodo economico in cui la gestione intelligente della spesa familiare diventa sempre più importante. Le novità normative in arrivo non intendono frenare questa crescita, ma accompagnarla verso un modello di sviluppo più sostenibile, tutelando gli utenti e rafforzando la credibilità del settore. Con un mercato maturo e una domanda in continua evoluzione, il 2026 rappresenterà un anno cruciale per definire il futuro del BNPL e per capire come imprese e consumatori si adatteranno al nuovo equilibrio europeo.

Dario Lessa