Daniela Montanari: Per voce tua

La copertina del romanzo della Montanari

C’è. Esiste. Quell’esatto momento della vita che sancisce il perfetto inizio di quel cammino psico-fisico-chimico che ci conduce al benessere emotivo, alla capacità di trasformare in poesia la nostra esistenza. E per avvertire quel fatidico clic, come viene chiamato tale processo nell’ultima fatica letteraria dell’emiliana Daniela Montanari, Per voce tua (Phasar Edizioni, pp. 180), che ci permette di aggiustare quel qualcosa che dentro di noi si è rotto, bisogna essere pronti.

Così è successo ad Anna, la protagonista del romanzo. Una donna single, con un lavoro di successo, un figlio all’Università e quel qualcosa dentro di sé da guarire che non le dà tregua.

Appassionata di teatro, dove ha lavorato come interprete, direttrice artistica e regista, e dei tramonti della sua città natale, Bologna, Daniela Montanari è una prolifica e pluripremiata autrice di romanzi e poesie.

Tra i più importanti: Premio Circe, nel 2007; Ottavio Nipoti nel 2008; Tra Secchia e Panaro, nel 2016 Premio città di Sarzana, 2019; Premio speciale della Giuria Ut Pictura Poesis, nel 2019 e la Menzione Speciale della V° edizione Alda Merini, nel 2020.

Eugenio Marzotto: Sto bene qui

La copertina di Sto bene qui di Marzotto

Personaggi fuori dall’ordinario che in pochi istanti sconvolgono la vita di un fazzoletto di terra della provincia veneta. La trama, abilmente intrecciata a più e diversi piani narrativi, ruota attorno a un bar, il Calypso, e le vite che lo popolano.

Una giovane aspirante attrice e un regista proveniente dalla terra delle olive, un vigile del fuoco con la passione per il ballo che dovrà fare i conti con gli incubi che lo tormentano, un malavitoso che cerca di chiudere con il suo pericoloso passato e un killer, lunatico, ma dalle idee molto chiare, il cui unico scopo è invertire l’inerzia delle cose.

Sono questi gli ingredienti del noir Sto bene qui (Kimerik, pp. 181) di Eugenio Marzotto, vicentino, fan del Lanerossi Vicenza e giornalista de Il Giornale di Vicenza.

Sposato e padre di due maschi ormai quasi adulti, nel corso degli anni Marzotto si è dedicato sempre di più alla scoperta dell’animo umano.

Ama leggere i bugiardini dei medicinali e considera 21 grammi, La Grande bellezza, Fight Club, Apocalypse Now e Vanilla Sky i cinque film più belli che ha visto, ma si dà tempo altri cinquant’anni per vederne di migliori.

Mirco Donà: Micropunte

Cover di Micropunte a firma di Donà

Irriverente, schietto e senza ambiguità. Micropunte (Schizzi viaggi senza scali né imbarchi) (Kimerik, pp. 308) del montecchiano Mirco Donà è un viaggio nelle pieghe più insidiose e politicamente (s)corrette dell’animo umano.

Ventisei racconti che svelano l’altra faccia, quella di personaggi in perenne ricerca di un compimento, o anche di nulla. Semplicemente si barcamenano in un qualcosa di non del tutto definito. Per alcuni si tratta di redenzione, per altri di trovare un posto nel mondo.

Ogni racconto è accompagnato da un’immagine in bianco e nero a opera di Olivier Baretella e, ovviamente Covid permettendo, da brani musicali interpretati durante diverse rassegne culturali in cui è lo stesso autore a prestare la voce alla sua narrazione, seguito da Andrea Badalucco e Maurilio Dal Lago alla chitarra.

Mirco Donà ha iniziato a pubblicare nei primi anni ’90, e numerose sono le sue opere: Riflessi e chimere, Vestigia, Violenze, Trilogia dell’uomo, Viaggio tropicale, Il castigo di Cam e Viaggio clandestino (Stupri e Salmi). Il trio musicale è presente su Facebook alla pagina LPM (Laboratorio Parole Musica).

a cura di Cinzia Ceriani