Aurora Ramazzotti racconta le minacce subite e com'è cambiata la sua vita

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Aurora Ramazzotti racconta le minacce subite e com’è cambiata la sua vita

Debora Parigi | 25 Luglio 2019

Aurora Ramazzotti

Aurora Ramazzotti ricorda le minacce a lei e alla madre Come spesso accade, i cambiamenti drastici derivano sempre da eventi […]

Aurora Ramazzotti ricorda le minacce a lei e alla madre

Come spesso accade, i cambiamenti drastici derivano sempre da eventi importanti e di solito molto gravi. Anche per Aurora Ramazzotti è stato così. Da sempre pigra, nel 2017 si è trovata costretta a cambiare le sue ebitudini e quindi a fare qualcosa per sé.

Nel 2017 mia madre ha ricevuto una email di ricatto: se non avesse pagato, mi avrebbero sfregiato con l’acido. Da quel giorno la mia vita è cambiata radicalmente perché ho smesso di uscire, soprattutto la sera, e un uomo di scorta mi segue ovunque. Non è semplice accettare a 20 anni di dover pianificare ogni uscita, altrimenti devi rinunciare. Ma le minacce mi hanno dato una scossa, ho dovuto reinventarmi un’esistenza e questo mi ha fatto scoprire lo sport.

Aurora Ramazzotti, da questo orrendo evento, si è dedicata a se stessa, al suo corpo ed oggi è più che soddisfatta del risultato.

In quella fase, però, ancora non avevo un grande entusiasmo. Sino a quando, un giorno, la Nike mi cerca per un progetto ambizioso: volevano promuovere una nuova scarpa da running e per farlo avevano arruolato all’estero ragazze dichiaratamente anti-sportive ma con un buon seguito su Instagram. La loro sfida era metterle accanto un coach e farle diventare atletiche. Io ho tentennato prima di firmare, non ero sicura di farcela. Il primo giorno quando la mia coach ha fatto scattare il tempo sono riuscita a correre per un minuto. Lei mi ha spronato: “Ok, corri 1 minuto e fai una pausa di 2 poi riprendi”. Lo abbiamo fatto più volte e dopo un mese facevo 5 chilometri senza stop.

All’ultimo evento Nike ho corso 10 km in meno di un’ora. Sono ancora incredula perché correre è un braccio di ferro che si gioca dentro di te: il corpo ti chiede di mollare e tu devi rispondergli “no, vado avanti”. Se ce la fai, la tua vita cambia, non solo nello sport.

Ed infatti Aurora Ramazzotti ha cambiato anche il suo modo di affrontare le offese da parte degli altri.

Le offese sui social ad Aurora Ramazzotti

Parlando con il settimanale, Aurora ha raccontato anche i momenti complicati durante la sua crescita per essere costantemente paragonata alla madre Michelle Hunziker.

Ho avuto un’adolescenza difficile per i continui raffronti con mia madre. Lei è una donna bellissima e io la amo pazzamente, non capivo perché dovevano forzare le cose e creare un confronto che tra noi non esiste. Non volevo lasciarmi trascinare nel meccanismo “perché lei è così bella?”. Non è il mio modo di pensare. Dentro di me non ho alcuna forma di invidia, non so cosa sia. Sono cresciuta con una mentalità che dà molta importanza al contenuto, non alla forma.

La dittatura della bellezza esiste solo in Italia dove le ragazze per essere considerate devono essere dei cloni delle showgirl. A me non interessa l’aspetto esteriore delle persone. Il mio fidanzato è bello, e l’ho notato per quello, ma è della sua testa e del suo cuore che mi sono innamorata. Mia madre è molto bella ma non avrebbe mai fatto la carriera che ha fatto se non avesse studiato continuamente e se non avesse dentro qualcosa di speciale da offrire al pubblico.

E così lo sport ha dato ad Aurora Ramazzotti maggiore sicurezza, tanto che le brutte offese sui social le scivolano addosso.

Mi sento più sicura, un po’ perché sono più grande, un po’ perché mi sento meglio fisicamente e ricevo molti elogi oltre ai soliti insulti. Su Instagram mi seguono più di un milione e mezzo di persone e non mi mancano gli hater ma non li leggo più. Basta una mia foto in costume perché si scatenino. È arrivata a insultarmi persino un’insegnante delle medie che ha 40 anni. Ma che avrà da essere così cattiva? E poi non capisco chi mi attacca perché sono nata nella famiglia in cui sono nata. È una colpa? La gente pensa che se nasci in una casa benestante e hai un cognome famoso hai la felicità in mano e non è vero. Sei una privilegiata, questo è ovvio, ma non hai le chiavi del paradiso altrimenti tutti i ricchi dovrebbero essere automaticamente contenti, e non è così, mi pare.

Merito di questa ritrovata felicità e sicurezza è anche il fidanzato Goffredo.

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