Gualdi Novella 2000 n. 36 2021

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Belle da Vicino con Alessandro Gualdi: ‘A me gli occhi’

Redazione | 25 Agosto 2021

Ecco come prendersi cura di occhiaie e contorno occhi prima e dopo le vacanze, evitando i danni provocati dall’eccessiva esposizione al sole

Nelle scorse settimane abbiamo visto come aiutare i capelli e la pelle a recuperare forza, salute e bellezza dopo l’esposizione al sole della vacanze. Chiudiamo la serie concentrandoci su una zona dedicata del nostro corpo: il contorno occhi, che ha caratteristiche uniche e merita un’attenzione particolare.

Occhiaie da troppo sole

Partiamo del problema, che è sempre quello: troppo sole altera l’equilibrio della pelle riducendo l’efficacia del collagene e dell’elastina negli strati più profondi.

Questo vale per tutto il corpo, ma nel contorno occhi la pelle è estremamente sottile, e dunque subisce con più violenza gli effetti negativi dei raggi solari.

L’esposizione eccessiva al sole è tra i fattori che più incidono nella formazione delle occhiaie. Con un effetto che può sembrare paradossale, finiamo con avere gli occhi contornati di scuro proprio quando siamo stati in vacanza.

Capita perché, quando la pelle si assottiglia e perde elasticità, si vede il colore bruno del muscolo perioculare sottostante.

Ecco, le occhiaie sono proprio questo: il colore scuro del tessuto muscolare che appare in trasparenza sotto la pelle assottigliata.

Se poi si aggiunge che la luce forte dell’estate ci costringe a strizzare gli occhi, e dunque a sollecitare le rughe glabellari (quelle tra le sopracciglia) e le “zampe di gallina”, il quadro è completo.

Finite le brutte notizie, passiamo ai rimedi. Che sono efficaci e semplici, ma richiedono mani esperte perché la zona è delicata davvero.

Primo passo: biorivitalizzazione

Come per il resto del corpo, anche nel contorno occhi il primo intervento per riparare gli eventuali danni da eccessiva esposizione solare è la biorivitalizzazione: iniezioni di filler a base di acido ialuronico, specificamente trattato per la zona, che migliorano il tono, la grana e l’elasticità della pelle stimolando l’azione dei fibroblasti (i mattoni fondamentali della pelle).

Per il trattamento si usano micro-aghi, chiamati “nano-soft”, lunghi meno di mezzo millimetro, che iniettano il filler senza lasciare ecchimosi, senza alcun dolore e senza i rischi che possono derivare dall’uso di aghi più grandi.

Nella fase iniziale del trattamento, per stimolare la pelle è bene fare una seduta ogni quindici giorni, per poi allungare i tempi anche a una ogni tre mesi.

Resta la raccomandazione di affidarsi alle mani di un medico esperto, la pelle intorno agli occhi ha uno strato di grasso sottocutaneo sottilissimo, e iniettare i biorivitalizzanti nella posizione corretta richiede abilità e conoscenza.

Rughe da strizza

Per ridurre invece le rughe accentuate dagli occhi tenuti strizzati per la luce estiva, sono ottimali filler di acido ialuronico molto morbidi, che riempiono in modo naturale lo strato sottocutaneo e all’occorrenza possono anche aiutare a riportare un po’ più su un sopracciglio calato, o una palpebra un po’ scesa.

Anche qui, la conoscenza approfondita dell’anatomia e dei prodotti migliori è condizione irrinunciabile per avere un risultato ottimale.

Come prevenire

Per concludere, un paio di consigli per la prevenzione. Il primo semplice: usate gli occhiali da sole di qualità, specialmente se avete gli occhi chiari. Vi aiuteranno a non rimanere ore e ore con gli occhi strizzati, e proteggeranno la pelle intorno agli occhi dai raggi solari più dannosi.

Il secondo, meno banale: se siete dei forti corrugatori, cioè se avete la tendenza ad aggrottare tanto e spesso la fronte, può essere d’aiuto fare un piccolo trattamento preventivo con il botulino, con una quantità calibrata per allentare la forza dei muscoli corrugatoti senza bloccare l’espressività.

Fatto all’inizio dell’estate, aiuta ad arrivare a settembre con meno rughe.

a cura di Alessandro Gualdi