
Come i libri interattivi aiutano a superare la paura del buio
Il pensiero magico nei bambini
Ecco come i libri interattivi, tra cui la trilogia di Tatiana Iannarilli, trasforma le paure infantili in opportunità di crescita cognitiva
Libri interattivi per superare la paura del buio
La paura del buio rappresenta una delle ansie più comuni dei bambini in età prescolare spesso alimentata dal cosiddetto “pensiero magico”. Un fenomeno psicologico che porta i piccoli a popolare l’oscurità di creature immaginarie e minacce inesistenti. Questo meccanismo cognitivo, particolarmente intenso tra i 2 e i 7 anni, rappresenta una sfida significativa per genitori ed educatori. Perché spesso faticano a trovare strumenti efficaci per aiutare i bambini a superare queste paure notturne senza sminuire la loro immaginazione.
Secondo recenti studi psicologici, il pensiero magico non è un difetto da correggere ma una fase fondamentale dello sviluppo infantile. «Il pensiero magico è un espediente cognitivo essenziale che permette ai bambini di dare un senso al mondo complesso che li circonda», spiega Tatiana Iannarilli. Lei è autrice e illustratrice specializzata in libri per l’infanzia. «Non dovremmo mai sminuirlo o contrastarlo, poiché rappresenta una risorsa preziosa per lo sviluppo emotivo e cognitivo dei piccoli».
Iannarilli ha recentemente sviluppato una serie innovativa di libri interattivi che affrontano proprio la paura del buio. Sfruttando il pensiero magico come alleato anziché come nemico. «Ho creato un formato appositamente pensato per le mani dei bambini più piccoli, con dimensioni di circa 15×15 cm», racconta l’autrice. «Le illustrazioni sono realizzate in bianco e nero per evidenziare il contrasto tra luce e ombra. Con un sistema di sovrapposizioni che distingue visivamente la realtà dall’immaginazione».
Questo approccio si basa su solide evidenze scientifiche. Il pensiero magico, secondo gli psicologi dello sviluppo, emerge tipicamente tra i 2 e i 7 anni, durante la fase che Jean Piaget definiva “preoperatoria”. In questo periodo, i bambini utilizzano questo tipo di pensiero per modellare la realtà e affrontare le loro paure in modo creativo.
«Analizzando il fenomeno con altri professionisti, abbiamo compreso che non si nasce con la paura del buio» chiarisce Iannarilli. «È proprio il pensiero magico che porta il bambino ad avere paura quando si trova da solo o in un posto sconosciuto. Per questo ho strutturato un concept progettuale che narra visivamente questo processo psicologico».
L’aspetto innovativo di questi libri risiede nella loro natura interattiva. «Sopra le illustrazioni base in bianco e nero, ho creato uno strato di immagini opache che evidenziano la parte immaginaria del bambino», spiega l’autrice. «Dove sono presenti queste sovrapposizioni, si visualizza il pensiero del bambino; dove non ci sono, si vede la realtà dei fatti. Questo crea un contrasto visivo tra realtà e immaginazione che aiuta i piccoli lettori a distinguere tra i due piani».
Il progetto editoriale prevede una trilogia di libri che crescono insieme al bambino. «Il primo libro è volutamente piccolo perché la protagonista è ancora molto giovane», rivela Iannarilli. «Man mano che si procede nella collana, i libri diventeranno progressivamente più grandi, in parallelo con la crescita della bambina protagonista».
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Questo approccio graduale rispecchia per- fettamente l’evoluzione naturale del pen- siero magico nei bambini, che secondo gli esperti è particolarmente evidente fino ai 6-7 anni di età e inizia a diminuire tra i 6 e i 9 anni, in concomitanza con l’inizio della scuola e l’acquisizione di modalità di pen- siero più logiche e razionali.
«Il pensiero magico ha una funzione difensiva fondamentale, legata alla paura dell’ignoto», sottolinea Iannarilli. «I miei libri non cercano di eliminare questa funzione, ma di renderla visibile e comprensibile, trasformandola da fonte di ansia a strumento di crescita».
L’approccio di Iannarilli rappresenta un’evoluzione significativa nel panorama dell’editoria per l’infanzia, tradizionalmente divisa tra libri puramente didattici e libri d’intrattenimento. Integrando conoscenze psicologiche avanzate con tecniche illustrative innovative, questi volumi offrono uno strumento prezioso per genitori, educatori e terapeuti.
«Credo che i libri per bambini non debbano limitarsi a intrattenere o insegnare», conclude l’autrice. «Devono essere strumenti di crescita emotiva, capaci di accompagnare i piccoli lettori nella comprensione del loro mondo interiore».