Il verdetto sul caso Biygmalion chiude definitivamente uno dei capitoli giudiziari più delicati della politica francese recente

La Corte di Cassazione francese ha confermato la condanna a un anno di carcere per Nicolas Sarkozy. Ha così respinto l’ultimo ricorso presentato dall’ex capo dello Stato, che sperava di ribaltare una sentenza ormai divenuta simbolo dei limiti tra potere politico e trasparenza elettorale nelle istituzioni francesi.

Il provvedimento finale prevede che l’ex presidente sconti sei mesi con sospensione condizionale. Gli altri sei potranno essere convertiti in misure alternative che il tribunale stabilirà nelle prossime settimane. Si chiude così una lunga battaglia giudiziaria iniziata più di dieci anni fa.

Il “caso Biygmalion”

La vicenda trae origine dal cosiddetto “caso Biygmalion”. Un sistema di fatturazioni gonfiate e spese irregolari attribuite alla campagna elettorale per le presidenziali del 2012. In quel periodo il team di Sarkozy superò di gran lunga il tetto massimo imposto dalla legge francese sul finanziamento politico.

Secondo le ricostruzioni investigative, la società di comunicazione Biygmalion organizzò una parte degli eventi e produsse documenti contabili che occultavano il reale livello delle spese. Questo avrebbe consentito alla campagna di presentare cifre inferiori rispetto ai costi sostenuti, mentre alcuni collaboratori lavoravano per mantenere riservato il flusso dei pagamenti contestati.

Gli inquirenti hanno ricostruito un sistema di eventi elettorali condotti a ritmo serrato, con comizi, incontri e manifestazioni che aumentarono rapidamente i costi, mentre la struttura organizzativa cercava di contenere i segnali d’allarme e di preservare l’immagine del candidato, già sottoposto a forte pressione politica.

La decisione della Cassazione rafforza la linea della magistratura francese sull’obbligo di trasparenza nelle campagne e segna un nuovo punto fermo nel rapporto tra giustizia e vertici della politica, che negli ultimi anni ha già affrontato procedimenti altrettanto delicati riguardanti personalità di primo piano.

Il fronte politico osserva ora le conseguenze del verdetto, mentre la cerchia dell’ex presidente valuta come gestire l’impatto sull’eredità politica di Sarkozy, che continua a esercitare una certa influenza nella destra francese nonostante il peso crescente delle vicende giudiziarie.

Dario Lessa