Uno schiaffo a mano aperta col guanto di crine a tutte le fashioniste ossessionate dalla magrezza e dalla giovinezza, eternamente surgelate in un’immagine reale quanto le renne di Babbo Natale. SBAM!
Ancora una volta è Londra il centro del mondo: nasce qui Grey Models, la prima agenzia specializzata in modelle…. vecchie.
Inutile fare giri di parole, sono donne bellissime, ma assolutamente ed orgogliosamente consapevoli di non essere più giovani. Ed è tutto lì il segreto del loro successo: aver capito che il mercato sta cambiando, che le sessantenni di oggi sono tutt’altro che a fine carriera, sia dal punto di vista lavorativo che da quello sentimentale. E l’orizzonte si sta facendo roseo come l’alba di una mattina d’estate anche per le settantenni, che scoprono oggi più che mai il piacere di piacersi e di essere considerate belle, desiderabili, femmine!
Lo dimostrano nomi come Tania Mallet, storica bond girl in“agente 007 missione Goldfinger” che oggi a 74 anni è una donna incredibilmente bella non perchè schiava dello stereotipo dell’eterna bomba sexy ma proprio perché è una bella settantenne. E basta. E lavora come una matta.
O nomi come Frances Dunscombe, una vergine della passerella che alla tenera età di 82 anni è protagonista della campagna stampa di nientemeno che Prada.
Ma anche a casa nostra abbiamo esempi di tutto rilievo: una Raffaella Carrà più rap e scatenata che mai nel suo immarcescente caschetto biondo platino è di nuovo idolo dei giovanissimi dal suo trono rosso di The Voice of Italy. O Rita Pavone, che saltellando come una cavalletta dà il lungo a molti giovincelli impacciati sulla pista di Ballando con le Stelle.
Ma c’è anche qualche nota meno entusiasmante: duole il cuore di tenero ragazzo nel doverlo dire, ma la diva italiana per eccellenza è rimasta vittima di sé stessa. Volete il nome? Sophia, l’unica col PH (neutro, che non rovina la pelle).
Proprio lei, ottuagenaria ma troppo ostinatamente trentenne, appare nello spot di un noto marchio di abbigliamento in cui a colpi di cazzuola rimette a nuovo una vecchia cascina. Non funziona così con la faccia, però: su quella gli interventi di restauro si vedono eccome, e oltre un certo punto anziché restituire il turgore perduto rischiano di sottolineare che il treno è ormai passato… E noi lì, alla stazione…. senza biglietto…
Dove sta il trucco ? Nel non voler essere quello che non si è! L’asticella dell’anagrafe si sta alzando, la vita puo’ e deve essere vissuta appieno, è giusto che la moda abbandoni quell’aria malaticcia cucita addosso ad ossute adolescenti con la mestizia dipinta in volto. Ma la moda, ancora una volta lo fa con stile e spirito rivoluzionario: se è alle settantenni che vogliamo rivolgerci, allora devono essere settantenni vere. Con tutti i loro anni, magari portati benissimo, ma senza la pretesa di essere fresche e croccanti. Allora benvenute, amiche dalle chiome canute, Milano vi aspetta in passerella!
E adesso lasciatemi andare, mia nonna mi aspetta per andare all’Hollywood.