Sarebbe un festival musicale, il famoso (o la famosa?) Coachella. Una manifestazione iniziata con un totale insuccesso nel 1999, sospesa per un anno proprio a causa del flop della prima edizione e ripresa nel 2001. da lì in poi, la magia. Magia di tutto tranne che della musica, di cui si parla sempre meno: ormai è un’occasione mondana irrinunciabile per i red-carpet-addicted di Hollywood, ed è anche il luogo sia fisico che mentale in cui sono consentite trasgressioni altrimenti inaccettabili sulla rigida scacchiera sociale che governa lo star system.
Freschi freschi di Coachella sono Leo DiCaprio e Rihanna, addocchiati nuovamente insieme -che strano- proprio ad uno dei concerti. Lui intabarrato come un palombaro cerca di nascondersi sotto un berretto da baseball e un paio di nerissimi occhiali (cosa sarà mai riuscito a vedere?), lei, con la sobrietà che la contraddistingue, si è infilata tutto il glitterato possibile, dal girocollo a strangolino fino ad un paio di occhiali da sole che Elton John ai tempi d’oro avrebbe rifiutato per eccesso di eccesso. Una vera volpe, lei, se voleva passare inosservata.
Che dire invece di Kendall Jenner, ennesima trota pescata nello stagno dei Kardashian? Certo la timidezza non appartiene a nessuna delle settemila sorelle, che non hanno scelto la sobrietà come percorso di vita: dopo gravidanze esibite, chiappe radiografate e padri che cambiano sesso era giunto il momento di regalare al pubblico una grande rivelazione: Kendall ha il piercing al capezzolo. Come riuscire in tale nobile intento senza scivolare sulla rischiosissima buccia di banana del cattivo gusto? Missione impossibile. missione fallita: Kendall posta su instagram una foto in cui indossa un reggiseno completamente trasparente e poi si affida alla mano santa della sorella che, con un video e un’opportuna zoomata, sottolinea la metallescente presenza malamente celata da un pizzo rado quanto i capelli di Bruce Willis.
Ma i nomi e i look che si sono prodotti in acrobazie di gusto sono molti, a Coachella: da Alessandra Ambrosio a Taylor Hill, a Shannina Shaik. Nomi sconosciuti ai più, ma idolatrati e proposti come vere e proprie star da una macchina di marketing che ormai conta più dell’impianto audio.