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Il Gay Village di Roma chiude in bellezza con Maria Grazia Cucinotta

Francesco Fredella | 11 Settembre 2017

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Il Gay Village ” Fantasia “, a Roma, ha chiuso in bellezza con la presenza di Maria Grazia Cucinotta che […]

Il Gay Village ” Fantasia “, a Roma, ha chiuso in bellezza con la presenza di Maria Grazia Cucinotta che insieme al suo ufficio stampa Angelo Perrone ed al regista Carlo Fenizi ha presentato il videoclip Non voglio andare  via, brano di Giuni Russo che è tratto da un album di inediti della cantante siciliana scomparsa tredici anni fa, dal titolo” Armostrong” ed uscito in questi giorni.
“Sono emozionata di presentare questo video e sono lusingata che Maria Antonietta Sisini, produttrice e collaboratrice di Giuni insieme a Fenizi abbiano pensato a me ” – racconta ai microfoni intervistata da Pino Strabioli. E Perrone ha aggiunto:” la conobbi anni fa, una grande artista ma anche una bella persona .E’ stata una persona sincera e leale fino all ultimo momento”. Ed ecco così che i tre ospiti accolti da Imma Battaglia hanno presentato il video originale al numeroso pubblico presente nella magica cornice romana.

Anche noi di Novella2000 abbiamo dedicato un servizio al videoclip Non voglio andare via. Ecco di cosa si tratta.

Giuni Russo è una stata una grande interprete della musica italiana. Le sue canzoni sono opere d’arte, rimarranno per sempre. Purtroppo è sata dimenticata troppo presto e quando mi hanno proposto di renderle omaggio mi son resa subito disponibile». A parlare è Maria Grazia Cucinotta, protagonista del videoclip di Non voglio andare via, un brano inedito della Russo parte di Armstrong, un vinile e un doppio cd di inediti in uscita ai primi di settembre.

Divenuta celebre nel 1982 Un’estate al mare, scritto dall’amico Franco Battiato, un brano solo in apparenza leggero e “vacanziero”, la Russo è scomparsa poco più di dieci anni fa,
nel 2004. Se ne andò a 53 anni dopo aver lottato con una forza da leonessa fino al’ultimo contro il cancro.
Una forza d’animo che aveva dimostrato anche al Festival di Sanremo l’anno prima, quando salì sul palco per cantare Morirò d’amore, un titolo tragicamenre profetico, senza indossare parrucche o foulard, a nascondere gli effetti delle terapie, ma si fece disegnare sul capo un tatuaggio con l’hennè per trasformare quel “segno” in un messaggio di speranza nelle cure.

A renderlo possibile questo incontro tra due siciliane eccellenti, la palermitana Russo e la messinese
Cucinotta, Maria Antonietta Sisini, produttrice della Russo. La Sisini ama raccontare che una
volta, vedendo Maria Grazia in tv, Giuni disse «Questa è un’altra siciliana che si è fatta da sola, senza l’aiuto di nessuno, mi piace». Per l’indimenticata protagonista del Postino si tratta di una sorta di ritorno alle origini, dato che nel 1989, agli albori della carriera, fu scelta per il videoclip di Diamante, l’omonima canzone di Zucchero.

 

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